RIO DE JANEIRO, mercoledì, 20 luglio 2011 (ZENIT.org).- Fino a che punto sono disposto a dare la mia vita perché la giustizia prevalga e la verità illumini il mio cammino?
La sfida è stata lanciata dal Presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, monsignor Claudio Maria Celli, durante l’intervista collettiva concessa alla stampa questa domenica all’apertura del 7° Incontro Brasiliano di Comunicazione (Muticom), in svolgimento fino al 22 luglio presso la Pontificia Università Cattolica (PUC) di Rio de Janeiro, in Brasile.
“Credo che quando un giornalista compie una solida opzione per Gesù Cristo nella sua vita, certamente questa esperienza orienterà, sosterrà e illuminerà il suo lavoro”, ha affermato l’Arcivescovo come riferisce il portale della Diocesi di Rio de Janeiro.
“Chi ha già incontrato Gesù Cristo e riconosce che il Signore è la verità ha una via da seguire – ha aggiunto –. La ricerca della verità deve essere un compito continuo di ogni comunicatore”.
Monsignor Celli ha anche sottolineato le difficoltà affrontate soprattutto dai giornalisti cattolici che lavorano in imprese giornalistiche laiche, nelle quali il giornalista non sceglie i titoli e sottotitoli di quanto scrive, quando in genere la gran parte della gente legge solo i titoli.
“Un’ampia professionalità deve corrispondere a una grande profondità”, ha rimarcato monsignor Celli.
“Bisogna sapere chi sei e che cosa muove il tuo cuore per riuscire a dialogare con gli altri in questa pluralità culturale”.
“Il giornalista cattolico – ha aggiunto – è chiamato ad essere testimone di Cristo”.
Il presidente della Comissione della Conferenza Nazionale dei Vescovi del Brasile (CNBB) per la Comunicazione, monsignor Dimas Lara Barbosa, ha sottolineato nella conferenza stampa l’importanza del fatto che la Pastorale della Comunicazione operi in rete.
Il presule ha anche ricordato che il 7º Muticom ha una caratteristica specifica, perché è iniziato subito dopo il 1º Seminario di Comunicazione per i Vescovi del Brasile (SECOBB), svoltosi dal 12 al 16 luglio sempre a Rio de Janeiro.
Nella prima sessione del Muticom, questo lunedì mattina, il segretaro generale della CNBB, monsignor Leonardo Steiner, OFM., ha sottolineato che Dio è essenzialmente comunicazione, e che la bellezza di questa comunicazione di Dio è il fatto che Egli si comunica mediante l’amore.
“Tutta l’opera della comunicazione parla di Dio, è piena di Dio”, ha osservato.
L’Arcivescovo di Rio de Janeiro, monsignor Orani João Tempesta, ha confessato la sua percezione della comunicazione nella Chiesa, tenendo conto degli otto anni che ha trascorso come presidente della Commissione della CNBB per la Cultura, la Comunicazione e l’Educazione.
“Malgrado la nostra fama in generale di essere centralizzatori, nella comunicazione siamo decentralizzati”, ha indicato. “Ogni veicolo che abbiamo lavora da solo. Abbiamo una presenza sfaccettata e abbiamo bisogno di cercare l’unità”.
“Molte volte noi cattolici non sappiamo che cosa sta accadendo nella Chiesa”, ha avvertito. “Se non riusciamo a comunicare all’interno, men che meno lo sapremo fare all’esterno”.