“Gli africani hanno fame e sete anche della Parola di Dio”

Secondo padre Adekambi cresce nel Continente nero la richiesta di Bibbie

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ROMA, martedì, 27 settembre 2011 (ZENIT.org).- “Gli africani hanno fame e sete anche della Parola di Dio”. Durante una recente visita alla Sede internazionale di “Aiuto alla Chiesa che Soffre” padre Moïse Adekambi ha comunicato con orgoglio il cospicuo aumento della richiesta di Sacra Scrittura nel Continente nero.

Il sacerdote cattolico è il direttore del “Bicam” (www.bicam-cebam.org), il Centro Biblico istituito nel 1981 dal Simposio delle Conferenze episcopali di Africa e Madagascar (CEBAM), al fine di coordinare distribuzione e pubblicazione di Bibbie in inglese, portoghese e francese nelle nazioni africane; dal 2004 la Sede è ad Accra, capitale del Ghana.

“Molti cattolici vorrebbero estendere la propria conoscenza delle Sacre Scritture, andando oltre la mera lettura della Bibbia” ha dichiarato padre Adekambi ad ACS, da molti anni sostenitrice del “Bicam”. Parlando con l’Opera, il sacerdote ha individuato nel desiderio di comunicare la propria fede, la principale motivazione del considerevole aumento della richiesta: “Ogni giorno i cattolici si trovano a contatto con fedeli di altre religioni che li interrogano sulla loro fede, ma per spiegare il proprio credo agli altri si deve conoscere profondamente la Bibbia”.

Padre Adekambi si incontra regolarmente con i collaboratori delle diverse Sedi per organizzare convegni e laboratori in francese, inglese e portoghese. Lo staff di ogni nazione si riunisce annualmente, mentre ogni tre anni si tiene un raduno continentale. Il tema scelto nel 2011 è stato quello della raccolta-fondi, indispensabile per la traduzione e la pubblicazione delle Bibbie, ora disponibili anche in molti idiomi africani.

Per il momento ai fedeli è richiesta una donazione che va dai cinque ai dieci dollari, utile a coprire solo la metà dei costi di traduzione e stampa. “I fedeli contribuiscono – ha spiegato ancora – ma abbiamo bisogno di più aiuti dall’estero”.

In questo rinnovato bisogno di Sacre Scritture s’inserisce la Bibbia del Fanciullo “Dio parla ai Suoi figli”, il più grande progetto di diffusione e insegnamento della Parola di Dio per i bambini, ideato nel 1979 dal fondatore di ACS, padre Werenfried van Straaten (http://kinderbibel.dli-info.de). Tra le nuove traduzioni previste nell’anno in corso, ben 9 riguardano idiomi africani: Lunda e Luvale per lo Zambia, Konkomba per il Ghana, Chindau e Maconde per il Mozambico, Luo per il Kenya, Boko per il Benin, Bari per il Sudan e in Zulu per il Sud Africa.

Andando indietro negli anni, tra il 1979 ed il 2010, dei quasi 49 milioni di copie della Bibbia illustrata pubblicate in 166 diverse traduzioni, più di 8 erano in lingue africane; per quanto concerne quelle del 2011 si prevede la stampa di oltre 900mila copie, di cui quasi la metà in idiomi africani.

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ZENIT Staff

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