Il cuore del Papa vibra per i bisognosi del mondo intero

Il Cardinale Tarcisio Bertone benedice in Polonia la TV Trwam e Radio Maryja

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di padre Zbigniew Klafka

ROMA, mercoledì, 20 giugno 2012 (ZENIT.org) – Pubblichiamo l’edizione italiana dell’intervista concessa dal Segretario di Stato, Cardinale Tarcisio Bertone, alla TV Trwam e Radio Maryja nel corso del suo recente viaggio in Polonia.

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Eminenza Reverendissima, Lei sta lasciando la Polonia dopo una intensa, apprezzata e fecondissima visita. Danzica è l’ultima tappa della sua visita. Proprio venticinque anni fa Papa Giovanni Paolo II era qui. Con quali pensieri lascia la Patria del beato Giovanni Paolo II in questo frangente di storia della Chiesa in Polonia?

Card. Bertone: Lascio la Polonia con la visione della grande eredità che il beato Papa Giovanni Paolo II ha lasciato alla sua patria e alla Chiesa del mondo intero. Tornando nelle diocesi e nei luoghi visitati da Giovanni Paolo II, si respira ancora la freschezza, l’attualità dei suoi messaggi, dei suoi insegnamenti, della sua testimonianza, degli esempi, della forza e del coraggio che è derivato dalla sua esperienza spirituale e culturale.

Sono evidenti i segni di questa terra che lo hanno plasmato, forgiato e preparato per la grande missione di pastore della Chiesa universale. in tutte le diocesi e comunità che ho visitato ho visto i segni della fede e del coraggio di Giovanni Paolo II. Insieme alle persone che ho incontrato abbiamo intrecciato i ricordi degli insegnamenti di Giovanni Paolo II con gli insegnamenti, l’esempio e i messaggi di papa Benedetto XVI. Il grande maestro e il suo successore sulla cattedra di Pietro ci danno la forza di continuare a testimoniare il Vangelo nella società moderna nonostante i tutti i cambiamenti e le evoluzioni possibili.

Cominciando da Cracovia, poi Łódź, ieri a Bydgoszcz i polacchi hanno ascoltato le sue parole. Lei ha toccato profondamente tra l’altro l’aspetto riguardante la presenza del sacro nell’ambiente profano. Perché questo tema è sempre attuale?

Card. Bertone: Devo ringraziare la vostra televisione TV Trwam  e Radio Maryja di avere trasmesso questi avvenimenti e di averli fatti percepire ad un gran numero di persone che hanno testimoniato la loro vicinanza e anche la loro riconoscenza per questi messaggi e insegnamenti.

Una delle sfide più importanti oggi è proprio la secolarizzazione e l’indebolimento della fede. Si sta cercando di impedire che la fede abbia rilevanza nella vita pubblica, nella legislazione, ed in tutti gli atteggiamenti che di per sé dovrebbero costruire il bene comune
soprattutto tra le nuove generazioni.

Una primavera della fede con i germogli che possono crescere nel terzo millennio, può veramente costruire un futuro di giustizia, di solidarietà e fraternità. Il Papa parla spesso di amicizia e fraternità. Io credo che sminuire, e indebolire il patrimonio della fede nuoce alla costruzione di una società coesa, di una società di uomini e donne liberi e solidali.

Siamo stati al VII Incontro Mondiale delle Famiglie a Milano con la partecipazione del Santo Padre. Sicuramente anche Lei ha nutrito speranze per un evento di così grande portata. Quale messaggio sta inviando la Chiesa alla famiglia contemporanea?

Card. Bertone: Prima di tutto vorrei ricordare le due famiglie che hanno dato origine ai nostri due ultimi Pontefici. Papa Giovanni Paolo ha ricordato splendidamente la sua famiglia, la sua vita in famiglia con tutti i drammi che ha vissuto da ragazzo e da giovane. Papa Benedetto ha ricordato la sua famiglia mentre dialogava con le decine di migliaia di giovani che hanno affollato Parco Bresso a Milano. Abbiamo un esempio di due famiglie che hanno educato delle straordinarie personalità. Questo ci conferma  come ogni singola famiglia virtuosa, può essere una risorsa per le persone, la comunità, la Chiesa e la Società. La famiglia è veramente un focolaio di virtù.

La famiglia custodisce e trasmette le virtù fondamentali che forgiano una nazione. Educa al rispetto reciproco, all’amore vicendevole, al rispetto per gli anziani, alla promozione per la vita, in qualunque stadio essa sia. La famiglia insegna a praticare la solidarietà, rafforza l’unità che ci permette di affrontare anche le sfide economiche del nostro tempo. La solidarietà tra famiglie, tra gli anziani e giovani può aiutare a superare anche i momenti difficili che stiamo vivendo oggi. Quindi da Milano un grande messaggio sulla famiglia come risorsa per la società.

Lei ha visto da vicino la gioia del Santo Padre nel vedere tantissime famiglie che sono convenute da tutto il mondo. Perché era così felice il Santo Padre?

Card. Bertone: Il Santo Padre è vicino alla gente, è nel cuore della gente. E abbiamo
visto con quanto affetto i milanesi hanno accolto il Papa. Il santo Padre ha un cuore mite, dolce e forte. E’ dolce nel rapporto con la gente , è forte  nel governo della Chiesa. Un cuore che vibra con l’affetto della gente. Alla vista di tante famiglie con decine di migliaia di bambini piccoli il cuo9re del Papa è vibrato immediatamente. Ha rivissuto la bellezza della vita famigliare e vorrebbe che tutte le famiglie prolungassero questi momenti di fede e di fraternità e diventassero una catena che fa crescere in umanità il mondo intero.

Eminenza Reverendissima, potrebbe comunicarci qualche sua riflessione sulla fede, per ispirarci all’Anno della Fede che presto verrà inaugurato nella Chiesa universale?

Card. Bertone: Il Papa ha indetto l’Anno della fede, proprio per raccogliere questa sfida dell’indebolimento della fede e della secolarizzazione sopratutto nelle comunità cristiane di più antica costituzione. Fin dall’inizio Benedetto XVI ha preso come impegno del suo Pontificato quello di trasmettere la fede autentica, quella della Chiesa e degli Apostoli, la fede della tradizione che ha attraversato la storia e che ci ha dato tante prove di santità e di carità in tutto il mondo.

Già da cardinale e da teologo, ha inteso sostenere sopratutto la fede dei semplici perchè con gli intellettuali il Papa si misura, si confronta in questo dialogo intenso tra fede e ragione, ma sono i semplici che vengono poco considerati e danneggiati dalla società. Viviamo una crisi di valori, sopratutto nei confronti del rapporto tra la religione e la società moderna. In questo contesto il Pontefice ha inteso sostenere e promuovere la fede dei semplici. Allora io inviterei ad accogliere gli insegnamenti del Papa, perchè li possiamo interiorizzare e possono diventare linfa per la nostra vita di fede. Quindi accogliamo l’insegnamento, la testimonianza, le indicazioni del Papa. In questo modo l’Anno della fede porterà frutti, sarà veramente una porta che si apre verso una nuova società.

Eminenza reverendissima, Lei vive da vicino le gioie, i dolori e le speranze del Santo Padre. Potrebbe dirci una parola sul significato profondo del pontificato di Papa Benedetto XVI, chiamato a confermare i fratelli anche in tempi di non facili trasformazioni?

Card. Bertone: Nel passaggio dal secondo al terzo millennio abbiamo visto la presenza
dei due papi, due grandi pontificati. Giovanni Paolo II e Papa Benedetto. Due Pontefici diversi nel carattere e nella formazione. Due grandi teologi, due grandi personalità che hanno vissuto sotto regimi totalitari ma che hanno mantenuto intatta la loro fede e aperto il cuore a tutti. Un cuore aperto a cattolici, cristiani, non credenti, capace di essere vicino e di dialogare con tutti. L’attuale Pontefice Benedetto XVI con la sua dolcezza si avvicina alle persone bisognose, quelle che lottano per i diritti fondamentali e che nello stesso tempo vogliono testimoniare la bellezza e la gioia della loro fede. Mi sembra che il messaggio che il Papa Benedetto invia, sia proprio questo: conservate intatta
la vostra fede. Vivete, dimostrate la bellezza e la gioia di appartenere alla Chiesa e della vostra fede. Siate orgogliosi di questa grande comunità credente che ci fa dire: noi con Dio, con Gesù Cristo e che ci fa percepire Dio vicino che ci guida e ci accompagna senza abbandonarci mai.

Eminenza, proprio oggi sono nove anni che trasmettiamo dalla nostra emittente televisiva Tv Trwam. Saremmo molto grati di una sua parola, anche della sua benedizione per il futuro di questa emittente cattolica gestita dai Redentoristi in Polonia.

Card. Bertone: Sono contento. Mi congratulo di questo anniversario. Credo che in questi anni di attività abbiate fatto tanto bene, non solo alla Chiesa ma anche alla società. Vi auguro che possiate continuare con tutti i mezzi anche con le tecnologie più avanzate in modo da continuare a indicare la giusta via non solo per i credenti ma anche per i non
credenti. Volentieri impartisco la mia benedizione ai promotori, a tutti gli operatori e a tutti gli ascoltatori della vostra emittente televisiva. Vi benedica Dio Onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo.

Eminenza siamo molto grati, tutta la famiglia degli spettatori della TV Trwam, gli ascoltatori di radio Maryja si sentono molto confortati dalle sue parole. E vogliamo ringraziarLa non solo per la sua disponibilità, per il tempo dedicatoci, ma soprattutto  per la sua profondissima, visibile unità con il Santo Padre.

Papa Benedetto XVI è per noi un grande dono, testimonianza edificante che ci fa sperimentare e ci fa vedere Cristo vivo presente nella Chiesa. Per questo di cuore il nostro grazie e la nostra riconoscenza a Sua Eminenza.

Grazie a voi, auguri a Radio Maryja e la TV Trwam!

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ZENIT Staff

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