di San Josemaría Escrivá
ROMA, mercoledì, 31 ottobre 2012 (ZENIT.org).- Va’ avanti, con allegria, con sforzo, anche se sei così poca cosa: un nulla!
— Con Lui, nessuno al mondo ti fermerà. Pensa, inoltre, che tutto è buono per coloro che amano Dio: su questa terra, tutto si può aggiustare, tranne la morte; e per noi la morte è Vita.
(Forgia, 1001)
02 novembre 2000
Se sei apostolo, la morte sarà per te una buona amica che ti facilita il cammino.
(Cammino, 735)
Gli “altri”, la morte li blocca e li atterrisce. —A noi, la morte —la Vita— dà coraggio e impulso.
Per loro è la fine; per noi il principio.
(Cammino, 738)
Non avere paura della morte. —Accettala, fin da ora, generosamente…, quando Dio vorrà…, come Dio vorrà…, dove Dio vorrà. —Non dubitare: essa verrà nel tempo, nel luogo e nel modo più opportuni…, inviata da tuo Padre-Dio. —Sia benvenuta nostra sorella morte!
(Cammino, 739)
Se non ci fosse altra vita che questa, sarebbe una burla crudele: ipocrisia, cattiveria, egoismo, tradimento.
(Forgia, 1000).
“Le anime sante del purgatorio. — Per dovere di carità, di giustizia, e anche per giustificabile egoismo — sono così potenti davanti a Dio! — tienile molto presenti nei tuoi sacrifici e nella tua orazione. Potessi tu dire, nel nominarle: Le mie buone amiche, le anime del purgatorio…”.