A boat carrying migrants trying to reach Europe

Foto © Guardia di Finanza - Ufficio Centrale Relazioni con il Pubblico

Bagnasco: “Con i migranti l’Europa sta mostrando un cuore duro”

Appello dei vescovi liguri ad un’accoglienza nel rispetto, nella sicurezza e nella legalità

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Una dichiarazione in difesa dei migranti è stata pronunciata dal cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Conferenza Episcopale Italiana che ha affermato una chiara posizione contro i respingimenti.

L’ondata migratoria dal Medio Oriente e dall’Africa ha determinato “atteggiamenti ispirati dalla paura e dal pensare solo a se stessi” che “non favoriscono la soluzione del problema”, anzi, “l’aggravano perché costruiscono muri anziché ponti”, scrive Bagnasco in una lettera co-firmata con tutti i vescovi della Liguria.

“Anche alla nostra terra – si legge nel messaggio – è richiesto di accogliere un numero crescente di donne, uomini e minori che sbarcano sulle coste del Paese, visto come porta d’Europa, da loro sognato come rifugio e speranza. Inoltre, la Liguria è terra di confine, e alcune zone vivono particolari esperienze di passaggio verso altre Nazioni europee, passaggi resi difficoltosi o, addirittura, impediti”.

I vescovi liguri hanno dunque esortato “all’accoglienza che ripetutamente papa Francesco rivolge”, chiedendo “ai fedeli delle nostre Chiese, ai fratelli cristiani e a tutti, di tenere aperto il cuore a questi fratelli e sorelle in umanità, così, duramente provati e alla ricerca di una vita migliore e più sicura”.

Segue un appello all’Europa, perché sia un “casa comune” e “si coinvolga con fatti concreti, tempestivi e adeguati a questo dramma umanitario e non lasci solo il nostro Paese”, laddove “finora , ha mostrato un cuore duro e indifferente verso questo esodo forzato e disumano”.

Ribadendo che l’accoglienza deve essere “sempre accompagnata da rispetto, sicurezza e legalità, valori universali”, il cardinale Bagnasco e i vescovi liguri concludono esprimendo a tutti “apprezzamento, gratitudine e, in non pochi casi, ammirazione per la dedizione generosa”, e rinnovando “la disponibilità a collaborare con le Istituzioni, secondo le nostre forze, per il bene di tutti”.

 

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ZENIT Staff

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