Il patriarca Bartolomeo: «Resistere alla globalizzazione distruttiva»

Il cardinale Scola annuncia un pellegrinaggio a Istanbul dal 31 gennaio al 2 febbraio 2014

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«Cerchiamo di non aver paura di resistere alla corrente della globalizzazione distruttiva e agli attuali stili di vita materialistici: viviamo secondo i comandamenti del Vangelo comportandoci con saggezza».

Lo ha detto questa mattina il patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo durante la celebrazione ecumenica nella basilica di sant’Ambrogio con l’Arcivescovo di Milano, il cardinale Angelo Scola.

Nelle loro omelie il patriarca Bartolomeo e il cardinale Scola si sono soffermati sulla necessità dell’unione delle diverse chiese cristiane.   «La realizzazione dell’unione degli uomini tra loro e con Dio» è lo «scopo dell’esistenza della Chiesa» ha precisato il Patriarca Bartolomeo. Essa, dunque, è «così necessaria, che questo desiderio diventa una richiesta di tutti gli uomini, fin dall’antichità. Richiesta che trova il suo significato reale nella fede rivelata in Cristo. E nella Chiesa: divisa ma in cammino verso l’unità, secondo il comando del Signore».

Il cardinale Scola ha osservato che «ogni giorno siamo più consapevoli della ferita che implica la mancata unità tra i cristiani. Essa dice la nostra fragile accoglienza del dono della Trinità che ci precede. La nostra preghiera, pertanto, non può che essere supplica ardente perché lo Spirito porti a pienezza il disegno del Padre compiutosi in Cristo. Tutti noi siamo al servizio di tale disegno».

SCOLA: “PELLEGRINAGGIO A ISTANBUL DAL 31 GENNAIO AL 2 FEBBRAIO ’14”

Al termine della celebrazione, l’Arcivescovo di Milano il cardinale Angelo Scola ha annunciato che dal 31 gennaio al 2 febbraio guiderà il pellegrinaggio di una delegazione ambrosiana al Fanar, sede del Patriarcato di Costantinopoli (Istanbul), accogliendo così l’invito rivoltogli del Patriarca Bartolomeo. Ha detto il cardinale Scola: «Vogliamo ricambiare questa visita a Milano del Patriarca Bartolomeo e approfondire l’unità e la comunione di pensiero tra le nostre due Chiese. Intendiamo così mostrare la risorsa che le nostre Chiese rappresentano nell’edificazione del bene comune, soprattutto nella società plurale, perché la ricerca dell’unità si basa sulla testimonianza reciproca e ci costringe a superare ogni tentazione di egemonia. Proprio di fronte a questo problema si trovano oggi le società plurali che hanno bisogno di filia, di amicizia civica, non di egemonia».

LA CELEBRAZIONE ECUMENICA IN SANT’AMBROGIO

La terza e ultima giornata della visita è iniziata questa mattina, alle ore 11, quando il Patriarca ecumenico di Costantinopoli, Bartolomeo, è arrivato accompagnato dall’Arcivescovo di Milano, il cardinale Scola nella basilica di sant’Ambrogio gremita di gente per la celebrazione ecumenica ortodossa e cattolica.

Ad attenderlo all’ingresso del porticato di Ansperto, l’Arcivescovo emerito di Milano, il cardinale Dionigi Tettamanzi, l’Abate di sant’Ambrogio, monsignor Erminio De Scalzi e i membri del capitolo della basilica e del consiglio episcopale milanese. Dopo aver abbracciato affettuosamente il cardinale Tettamanzi, il patriarca Bartolomeo insieme al cardinale Scola è entrato in basilica, dando inizio alla celebrazione animata dai suggestivi canti del Coro bizantino del Conservatorio di Acharnes e dalla cappella musicale del Duomo di Milano.

Il patriarca Bartolomeo e il cardinale Scola hanno pronunciato la loro omelia (in allegato).

Al termine della celebrazione il cardinale Scola e il patriarca Bartolomeo sono scesi nella cripta per la venerazione delle spoglie di sant’Ambrogio e dei santi Gervaso e Protaso, oggetto di grandissima venerazione nel mondo ortodosso.

Il cardinale Scola ha consegnato in dono al patriarca Bartolomeo il nuovo Evangeliario ambrosiano e una capsella contenente reliquie dei Santi Ambrogio, Dionigi, Simpliciano, Senatore, Gervaso, Protaso, Nazaro e Celso.

Particolarmente toccante quando successo all’uscita dalla Basilica: i fedeli ortodossi presenti in Sant’Ambrogio hanno raggiunto e circondato il patriarca Bartolomeo, cantando coralmente inni religiosi e chiedendo la sua benedizione personale. Il Patriarca si è intrattenuto con loro salutandoli.

A MALPENSA IL SALUTO DI SCOLA A BARTOLOMEO E TAWADROS II

Informale ma molto importante il dialogo che avverrà alle ore 18 all’aeroporto di Malpensa, dove il cardinale Scola e il Patriarca Bartolomeo – in procinto di salire sul volo di ritorno verso Istanbul – incontreranno il patriarca copto-ortodosso Tawadros II. Un dialogo storico tra le massime guide delle chiese ortodosse, copte e di una delle più importanti Diocesi cattoliche al mondo.

Entro le 19 su chiesadimilano.it aggiornamenti su questo incontro che chiude queste giornate milanesi di celebrazione dei 1700 anni dall’Editto di Costantino all’insegna dell’unità fra i cristiani e dell’impegno per il bene comune.

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ZENIT Staff

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