La Germania ha scelto: i bimbi non nati sono persone

D’ora in poi sarà possibile dare legalmente un’identità giuridica e una sepoltura ufficiale ai bambini nati morti

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In Germania è ora possibile dare legalmente un nome, e dunque un’identità giuridica e una sepoltura ufficiale, ai bambini nati morti anche se di peso inferiore ai 500 grammi.

Finora in Germania li chiamavano Sternenkinder, bambini delle stelle, il loro nome infatti era scritto solo in cielo, nessuna traccia sulla terra. Oggi questi piccoli nati morti potranno essere iscritti dai genitori che lo vorranno nel registro civile ed avere una degna sepoltura. Lo ha stabilito il Bundestag e la legge è entrata in vigore mercoledì scorso.

I bambini non nati, anche se morti durante la gravidanza, vengono quindi ufficialmente inseriti nel “mondo” degli esseri umani.

L’essere umano è sempre un essere umano: dal momento iniziale, in cui incomincia ad apparire nel mondo dell’esistenza, quando lo chiamiamo embrione o feto, è già uno di noi. La legge tedesca indica una strada ma è una strada ancora da percorrere a lungo, per arrivare all’affermazione che l’uomo è sempre portatore di una eguaglianza e di una dignità che è il valore supremo e che è da rispettare sempre.

È la strada seguita da UnoDiNoi. La coincidenza con la legge tedesca non può che rafforzare la campagna di raccolta delle firme e spingere le Istituzioni europee a far propria l’istanza per la dignità dell’embrione che l’iniziativa porta con sé.

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ZENIT Staff

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