Padre Lombardi smentisce la notizia dell'esorcismo di Papa Francesco in piazza San Pietro

Un video della Messa di Pentecoste enfatizzava il gesto del Pontefice nei confronti di un disabile

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In un modo o in un altro, Papa Francesco continua a far parlare di sé. Non sempre, però, le notizie sull’amato Papa sono del tutto esatte. Come quella di questi giorni che riferiva di un presunto esorcismo compiuto dal Santo Padre in piazza san Pietro, durante i saluti ai disabili nella Messa di domenica 19 maggio, Solennità di Pentecoste.

Una notizia che è stata smentita fermamente ieri, in tarda serata, da padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa vaticana. Ad alimentare le voci dell’esorcismo del Papa è stata la proiezione di un video mostrato qualche giorno fa dalla rubrica di TV2000, “Vade Retro”.

Il filmato – circolato con larga diffusione sul web – mostra il Santo Padre avvicinarsi ad un sofferente per salutarlo. L’uomo bacia con devozione la mano del Papa; quest’ultimo viene però trattenuto dal sacerdote alle spalle del disabile, che gli rivolge alcune parole. L’audio è scarso, prevale il suono dell’organo e le voci dei fedeli, il prete, poi, è in una posizione che rende difficile la lettura labiale. Tuttavia un’immagine è chiara: mentre parla con il Santo Padre, il sacerdote apre la mano destra in un gesto che sembra indicare il numero cinque.

Papa Francesco allora fa una benedizione sulla fronte del disabile e impone, ad occhi chiusi, le mani sulla sua testa per alcuni secondi. L’uomo, che nel frattempo è con la bocca aperta in un atteggiamento teso, dopo la preghiera del Pontefice, pare effettivamente rilassarsi sulla sua sedia. Il sacerdote consegna poi un plico che viene raccolto da una delle guardie del corpo del Papa, il quale passa poi serenamente a salutare una bambina.

Secondo l’emittente televisiva della CEI, la scena non lascia alcun dubbio agli esorcisti: si è trattato di “una vera preghiera di liberazione dal Maligno o un esorcismo”. Tuttavia, padre Lombardi ha precisato ieri: “Il Santo Padre non ha inteso compiere alcun esorcismo. Ma, come fa frequentemente per le persone sofferenti che gli si presentano, ha semplicemente inteso pregare per una persona malata che gli era stata presentata”. 

Da parte sua, il direttore di TV2000, Dino Boffo, ha espresso il proprio rammarico e ha chiesto scusa ai telespettatori “per aver trasmesso una notizia vera, ma vera solo in parte e in parte non vera, perché il Papa non si riconosce nella parola esorcismo”.

Nonostante ciò ancora non si è acquetata la bagarre su ‘Papa Francesco esorcista’. Il gesto ha risvegliato, infatti, i ricordi di altri casi di ‘Papi esorcisti’. Come quello del 1982, anno in cui girò la voce che Giovanni Paolo II avesse compiuto un esorcismo in Piazza San Pietro. O nel 2009, con il decano degli esorcisti italiani, padre Gabriele Amorth, che assicurava che Benedetto XVI avesse benedetto due indemoniati nella piazza vaticana. Anche allora la Santa Sede aveva smentito la dichiarazione di padre Amorth.

Bisogna ricordare che, comunque, è parte dei compiti dell’episcopato scacciare i demoni, nel senso che ogni vescovo è esorcista per mandato divino. Si legge infatti nel Vangelo di Marco: “Ne scelse dodici perché stessero con lui, per inviarli, e perché scacciassero i demòni” (Mc 3, 14-15).

La vigorosa denuncia che il Pontefice, in diverse occasioni, ha rivolto contro il “principe del mondo”, ha poi accentuato il caso di domenica scorsa, etichettato da parecchi media come l’ennesimo esempio della “lotta tra Papa Francesco e il demonio”. Lasciando da parte certe enfatizzazioni, il gesto del Santo Padre – considerando anche il breve tempo – sembra, a tutti gli effetti, la benedizione del Successore di Pietro ad una persona sofferente.

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Salvatore Cernuzio

Crotone, Italia Laurea triennale in Scienze della comunicazione, informazione e marketing e Laurea specialistica in Editoria e Giornalismo presso l'Università LUMSA di Roma. Radio Vaticana. Roma Sette. "Ecclesia in Urbe". Ufficio Comunicazioni sociali del Vicariato di Roma. Secondo classificato nella categoria Giovani della II edizione del Premio Giuseppe De Carli per l'informazione religiosa

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