Un amore sovrabbondante

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio / Solennità del Corpo e del Sangue di Cristo

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Lettura

Il brano della moltiplicazione dei pani esprime anzitutto la grande sproporzione tra i pochi pani e pesci dei discepoli e il numero elevato di persone da sfamare. L’uomo sente la sua fragilità come un peso e un limite. Gesù interviene non in modo miracolistico ma seguendo modalità proprie di una buona logistica umana: fa dividere la folla in gruppi di circa cinquanta persone… Un modo ordinato di procedere evitando la ressa e la confusione. Poi compie gesti “sacri”: alza gli occhi, benedice, spezza i pani e li dà ai discepoli perché siano loro a distribuirli alla folla. Alla fine, Luca annota che restano dodici ceste: a testimonianza che Gesù non lèsina la sua attenzione verso le folle bisognose.

Meditazione

Riprendiamo, meditando e approfondendo, alcuni punti dello schema già delineato. Emerge la grande verità, già affermata da Gesù nella prima tentazione: «Non di solo pane vive l’uomo» (cfr. Lc 4,4); non solo la guarigione fisica, la salute, il pane, ma anche e prima di tutto la Parola di Dio. All’inizio del brano si dice, infatti, che «prese a parlare loro del regno di Dio». All’insegnamento e alla parola che illumina il cammino dei discepoli: «Lampada per i miei passi è la tua parola» (Salmo 118), Gesù dona il pane, necessario per la vita quotidiana. I gesti che Gesù compie nel quadro completo dell’episodio sono umani e divini al tempo stesso: fa sedere la folla e divide le persone in gruppi ordinati e organizzati; ma alza anche gli occhi al cielo, per dire che non è sufficiente l’attenzione alla dimensione umana, ma che è indispensabile alzare gli occhi al cielo e ricevere il dono che Dio sta preparando per i suoi figli. Benedisse i pani «per insegnare anche a noi a rendere sempre grazie per i doni celesti che riceviamo, e per indicarci quanto egli stesso gioisse dei nostri progressi, della nostra ripresa spirituale» (Beda il Venerabile). Un’attenzione spiritualmente efficace è inoltre il forte richiamo all’Eucaristia che i gesti compiuti da Gesù annunciano: benedire, spezzare e distribuire i pani sono azioni che ritroviamo nel racconto dell’istituzione dell’Eucaristia (cfr. Lc 22,14-20). Infine, le dodici ceste di pani avanzati sono il segno evidente dell’abbondanza della risposta di Gesù al bisogno di fame. La fame della folla è fame di Dio, di Parola di Dio, di Gesù; è ricerca del senso della vita che solo in Cristo è pienamente e abbondantemente appagato.

Preghiera

Fa’, o Signore, che accolga il tuo Pane nella mia vita, come il vero Pane disceso dal cielo che porta in sé ogni pienezza: Cristo Signore, tuo Figlio e nostro Redentore.

Agire

«Non di solo pane vive l’uomo – ha detto il Signore – ma di ogni parola che esca dalla bocca di Dio. Pane e parola! Ostia e orazione» (san Josemaría Escrivá de Balaguer).

Meditazione del giorno a cura di monsignor Douglas Regattieri, Vescovo di Cesena-Sarsina, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ARTPer abbonamenti: info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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