Alfred Hitchcock (Anthony Hopkins) vive il momento più fortunato della sua carriera, il suo film ”Intrigo internazionale” ha ricevuto consensi di critica e di pubblico e questo genera una grande aspettativa verso di lui. La ritrosia dei produttori di Hollywood sulla sua decisione di fare un film thriller sul romanzo “Psycho” di Bloch – perché ritenuto violento e inadatto per gli spettatori americani – non lo fermerà affatto. Anzi deciderà perfino di ipotecare la sua casa pur di finanziarlo. Man mano che il film prenderà sempre più rilievo e importanza, andrà ad intaccare il rapporto coniugale con Alma Reville (Helen Mirren), sua compagna anche di lavoro, che, sentendosi isolata dal suo progetto, inizierà a frequentare un amico sceneggiatore. Dopo tanti dubbi, litigi e incomprensioni, il regista comprenderà che le sue priorità non sono solo quelle cinematografiche, ma unite con l’unica donna della sua vita: Alma.
Il regista di “Hitchcock”, Sasha Gervasi, incentra la storia sul saggio “Come Hitchcock ha realizzato Psycho” di Stephen Rebello. Il film, nonostante sia classificato come un genere biografico, non racconta la storia del regista utilizzando dei flashback o delle confidenze sui ricordi dei momenti della sua carriera cinematografica, ma inizia con il successo di “Intrigo Internazionale”, quando Hitchcock era già a metà carriera, e mostra la sua natura di artista amato e acclamato, ma anche di uomo, fragile e pieno di paure di fronte alla responsabilità di replicare questo clamore.
A fargli da angelo custode ma soprattutto, fidata collaboratrice, è sua moglie Alma Reville, donna con carattere forte e determinato che con spirito pratico e professionale riesce a supportate il lavoro del marito. Hitchcock, si appassiona al testo di Robert Bloch “Psycho” e cerca di dar vita ad una trama coinvolgente e soprattutto piena di colpi di scena, di suspense, ma i produttori di Hollywood sono restii a finanziare un film così violento, che violi il codice Hays. Così Hitchcock, pur di girarlo, decide di ipotecare la sua villa.
Finalmente prodotto, un’altra preoccupazione affligge il maestro: trovare la protagonista perfetta, che incarni quel classico ideale di bellezza tanto ricercato, la donna bionda eterea. In passato, infatti, queste protagoniste erano divenute grandi e popolari attrici: Grace Kelly, Ingrid Bergman e tante altre dovevano esclusivamente a lui l’avvio ad una fortunata carriera. Comincia, quindi, a incontrare giovani donne e a concentrarsi sempre più sul film e su di loro, scatenando così le gelosie di Alma, la quale, sentendosi sola, decide di dedicarsi ad un progetto su una sceneggiatura e a vedersi con un suo collega e amico Whitfield Cook (Danny Huston) nella sua casa al mare.
Hitchcock è assalito dai dubbi sulla fedeltà della sua consorte e inizia a comportarsi in maniera sospettosa come i personaggi dei suoi film, cercando continuamente indizi. Il film “Psycho” continua però ad essere in cima ai suoi pensieri e la sua protagonista principale, l’attrice Janet Leigh (Scarlett Johansson), che interpreta Marion Crane, è al centro delle sue attenzioni. Il regista desidera farne l’immagine della donna bionda misteriosa e irraggiungibile dentro e fuori dal suo film. Ma quando il film terminerà e anche le incomprensioni con sua moglie, il maestro della suspense si accorgerà che quell’ideale di donna non esiste. Anzi lui ha di meglio: una donna che lo ama davvero e che è sempre accanto a lui, nel bene e nel male, sia sotto la luce dei riflettori, sia nella vita reale.