Avanza il dialogo tra cattolici e pentecostali

Inizia a Roma la sesta fase del processo, avviato nel 1972

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CITTA’ DEL VATICANO, domenica, 19 giugno 2011 (ZENIT.org).- La fede nello Spirito Santo e nei suoi doni permette di avanzare nella comprensione reciproca tra cattolici e pentecostali, ha confermato un comunicato emesso in una riunione di rappresentanti delle due confessioni cristiane.

L’incontro, svoltosi a Roma dal 10 al 16 giugno, ha dato inizio alla sesta fase di conversazioni, che continuerà nei prossimi cinque anni sul tema “Carismi nella Chiesa: il loro significato spirituale, discernimento e implicazioni pastorali”.

Le Chiese pentecostali, chiamate anche classiche, sono gruppi evangelici che hanno come obiettivo la proclamazione del Vangelo di Gesù Cristo in tutte le Nazioni compiendo miracoli e guarigioni e con manifestazioni concesse dallo Spirito Santo, come il dono delle lingue.

Nonostante la grande diversità delle comunità pentecostali, nel loro insieme sono quelle che hanno maggiore crescita nel mondo, con circa 600 milioni di aderenti, e costituiscono più dell’80% delle comunità protestanti.

A differenza delle nuove realtà pentecostali, le comunità classiche pentecostali hanno iniziato a interessarsi al modo in cui la Chiesa cattolica vive la relazione con lo Spirito Santo. Il dialogo istituzionale tra i pentecostali originali e la Chiesa cattolica è iniziato ufficialmente dopo il Concilio Vaticano II, nel 1972.

Il dialogo, spiega una nota del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, “non cerca di stabilire l’unità strutturale”.

“Il suo obiettivo consiste nel promuovere il rispetto reciproco e l’intesa in materia di fede e vita – aggiunge il testo –. Uno scambio genuino e franco su posizioni e costumi delle rispettive tradizioni ha caratterizzato e guidato le conversazioni, che includono momento quotidiani di preghiera in comune”.

Per la parte cattolica, ha presieduto l’incontro monsignor Michael Burbidge, Vescovo di Raleigh, che ha rivelato che “il nostro lavoro e le conversazioni di questa settimana hanno portato cattolici e pentecostali a un’intesa più profonda e ad apprezzare elementi di terreno comune che condividiamo sui carismi dello Spirito Santo”.

“Nella misura in cui avanzeremo in questo dialogo negli anni futuri, rinnoveremo il nostro impegno a discutere con rispetto le sfide che abbiamo di fronte a noi, cercando e pregando per l’unità come fratelli e sorelle in Cristo”, ha aggiunto.

Il presidente della rappresentanza pentecostale è stato il reverendo Cecil M. Robeck, professore di Storia della Chiesa ed Ecumenismo nel seminario teologico Fuller delle Assemblee di Dio, a Pasadena (Stati Uniti), per il quale “l’ecumenismo è passato dal livello di paura e animosità a quello del rispetto e dell’apertura tra molti gruppi pentecostali. Questa tappa, centrata sui doni o carismi dello Spirito Santo, dovrebbe costituire un avanzamento per segnalare le aree di terreno comune nella vita e nel ministero”.

I temi dell’agenda per questa sesta fase sono: discernimento (2012), guarigione (2013) e profezia (2014). Si pensa di concludere un rapporto finale per il 2015.

I partecipanti hanno reso culto insieme la domenica di Pentecoste nella Santa Messa presieduta da Benedetto XVI nella Basilica di San Pietro.

Durante l’Udienza generale del 15 giugno 2011, il Papa ha dato il benvenuto ai membri del Dialogo Internazionale Cattolico-Pentecostale e ha garantito loro la sua preghiera per il progresso delle relazioni reciproche.

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ZENIT Staff

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