Lettura
Il Faraone è duro con Mosè. I farisei sono duri con Gesù. Ognuno difende il proprio potere contro la parola che viene dall’alto. Per i farisei le formalità da osservare valgono più dell’amore da coltivare. Gesù supera le forme sacre per educare i cuori.
Meditazione
Le prescrizioni formali e i precetti rituali servono a predisporre l’uomo al culto di adorazione. Se questo non avviene, sono solo formalità esteriori. I discepoli colgono e mangiano delle spighe in giorno di sabato, Davide e i suoi compagni mangiano i pani dell’offerta unicamente perché avevano fame e non per disprezzare il sabato (tempo sacro) e il tempio (luogo sacro). Ma i farisei cercavano errori in Gesù per accusarlo perché temevano la sua parola di verità, che smaschera le loro menzogne. La reazione di Gesù è dura. Risponde loro con le parole della Scrittura riconosciuta da tutti come parola di Dio e, perciò, inappellabile. L’occasione è propizia per presentarsi per quello che è, il Messia atteso: uno più grande del sabato e del tempio, del tempo e dello spazio, perché queste realtà sono per l’uomo e non l’uomo per esse. Cita il profeta Osea che mostra la larghezza del cuore di Dio quando afferma: «Misericordia io voglio e non sacrifici» (Os 6,6). Il Signore non desidera l’osservanza fredda ed esteriore delle norme, ma il cuore del credente. Al di là delle norme ci sono la compassione e l’amore che vengono da Dio. L’uomo è al centro della legge. La legge è per l’uomo, per educarlo alla volontà di Dio, al rispetto della sua Parola e alla fede nella sua misericordia. Gesù si pone con autorità al di sopra del sabato per far cogliere lo spirito della legge e darne l’interpretazione autentica. Il sabato come tempo e il tempio come luogo mostrano la presenza amorevole di Dio nella vicenda umana. In altre parole, siamo chiamati ad amare Dio, centro della nostra vita, anche attraverso la osservanza delle norme. La centralità di Dio garantisce la centralità dell’uomo; le norme sono mezzi, Dio è il fine. Gesù si presenta ai farisei e ai discepoli come il volto amorevole di Dio che, mostrando misericordia, educa alla misericordia, e se libera dalle forme è solo per far scoprire la sostanza e il senso della vita. Non schiavi della lettera ma liberi nell’amore. Veramente Gesù è il Signore del sabato perché il tempo è per noi e non noi per il tempo. Valorizzare il tempo apre alla salvezza totale.
Preghiera
Grazie Signore di questo cammino educativo che mi proponi per coltivare la vita nuova segnata solo dall’amore a te e che rende il mio cuore simile al tuo nella libertà e nella fedeltà.
Agire
Voglio rispettare le leggi e le norme della Chiesa per porre al centro della mia vita il Signore che mi ama e mi guida nel giusto cammino.
Meditazione del giorno tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti: info@edizioniart.it