Una Nigeria diversa: le Opere di Padre Edeh

Fino a stasera nell’ex Monastero del Ritiro a Siracusa la mostra fotografica dedicata al sacerdote

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Siracusa 27 luglio, la Steadfast Onlus in collaborazione con l’Istituto Mediterraneo Studi Universitari e con il patrocinio del Comune di Siracusa, ha presentato la mostra fotografica realizzata da Pierpaolo Cioeta, Projet Developer della Steadfast Onlus, intitolata: “Una Nigeria diversa: l’Opera di Padre Edeh”.

La mostra ospitata nel prestigioso ex Monastero del Ritiro sito in via Mirabella, sarà presente fino a domenica 28 luglio. Orario di aperture ore 09.00 e orario di chiusura 21.00. 

Il Presidente della Steadfast Onlus, Emmanuele Di Leo, sta promovendo la figura di Padre Emmanuel Edeh come esempio di costruttore di pace. “In un mondo ormai sempre più preso da una visione relativistica del pensare e dell’agire, privo di punti di riferimento per le nuove generazioni, dove l’unica cosa che conta è la promozione di se stessi, è importante far conoscere nuovi modelli come questo sacerdote. E’ importantissimo che le generazioni di oggi vedano nella semplicità un modello efficace per poter riedificare i valori di un tempo che ad oggi sembrano assopiti e in alcuni casi del tutto perduti. Acquisire nuovi punti di riferimento per orientare la loro vita e quella delle generazioni future. La capacità di questo sacerdote nel sintetizzare grandi concetti come la pace, la riconciliazione, il servizio e la totale dedizione al più indifeso, in concrete, semplici azioni, è un ottimo mezzo per iniziare a ritrovare e risvegliare il nostro senso di umanità” – ha affermato il Presidente.

In 50 fotografie l’artista, Pierpaolo Cioeta, conferma quanto sopra detto , conducendo l’osservatore in un percorso durante il quale l’idea di un Paese violento e disagiato viene progressivamente affiancata da quella di una Nazione popolata da persone operose, desiderose di migliorare le proprie condizioni di vita, consapevoli che l’istruzione è fondmantale per innescare un processo virtuoso di progresso e pace. Le opere realizzate da Padre Edeh testimoniano la possibilità che tutto questo può accadere, anche tra gli infiniti disagi. La Nigeria può apparire diversa perchè in questo momento studiano, vivono e lavorano persone che in futuro la faranno essere diversa. Questo è il messaggio che le immagini trasmettono mostrando le migliaia di studenti delle università fondate da P. Edeh ed i centri di accoglienza, di avviamento al lavoro, di pellegrinaggio e di cura della persona da egli gestiti.

Il Prof. Elio Tocco, Presidente dell’Istituto Mediterraneo di Studi Universitari  ha affermato:” “Conoscere questa realtà attraverso le parole, le immagini e la testimonianza vostra e di chi come voi lavora a contatto con la vita accresce in noi l’unica fede che vale la pena di essere agita: quella dell’uomo”.

Nell’ammirare la mostra, l’ Assessore alla Cultura di Siracusa, Prof. Alessio Lo Giudice commenta: ”Quello che colpisce di questo percorso fotografico è la figura di un sacerdote che da umile servo di Dio lavora per un nuovo progetto di pace, tra le innumerevoi opere realizzate da Padre Edeh quella che colpisce di più è il Centro di Riconciliazione. Questo servizio è di fondamentale importanza non solo per il popolo Nigeriano ma per tutte le popolazioni, come modello di valore universale, come servizio per l’intera umanità, per ricostruire un mondo pacifico”.

L’immagine simbolo con la quale è stata chiusa la mostra è quella che ritrae P. Edeh, intento a legge il suo trattato filosofico “Veroso la Metafisica Igbo” che oltre a postulare il suo pensiero che l’uomo (Madi) è buono in quanto tale poichè creato da Essere incapace di creare altro che non bene, esorta gli altri a condurre una vita nel bene. Questo pensiero ma soprattutto queste azioni, sono i fondamenti dell’intero operato di Padre Edeh. 

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ZENIT Staff

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