“Il tuo lungo e fedele ministero è per me e per la nostra Chiesa motivo evidente di viva congratulazione per l’intero tuo percorso apostolico, finalizzato proficuamente al bene della Chiesa e svolto in maniera eccellente in così lungo tempo”.
Con queste parole, papa Francesco ha rivolto i propri auguri al cardinale Agostino Vallini, suo Vicario per la Diocesi di Roma, in occasione dei 25 anni dall’ordinazione episcopale e dai 50 anni dall’ordinazione sacerdotale del porporato, che cadono rispettivamente oggi e il prossimo 19 luglio.
In una lettera scritta lo scorso mese e pubblicata oggi sull’Osservatore Romano, il Santo Padre ha sottolineato il “duplice motivo di gioia” per i due anniversari che coinvolgono Vallini, del quale ha ricordato i “tempi calamitosi” della sua infanzia, durante la quale il padre del futuro cardinale, fu “sottratto alla famiglia e deportato in Germania”, mentre la madre morì alla fine della seconda guerra mondiale.
“Eppure, quando la situazione sembrava peggiorare, il Signore ti diede maggiori motivi di gioia e ti chiamò al suo servizio più da vicino: «Tu, seguimi!»”, scrive il Papa, accennando poi all’ingresso di Vallini nel Seminario di Napoli, al completamento degli studi presso la Facoltà Teologica Napoletana e all’acquisizione delle competenze giuridiche a Roma, trasmesse poi “con sollecitudine nell’insegnamento, senza mai trascurare di svolgere attività pastorali a beneficio dei fedeli e di trasmettere loro il Vangelo”.
Il Pontefice ha anche ricordato la nomina episcopale di Vallini, voluta da San Giovanni Paolo II che lo volle vescovo ausiliare di Napoli (1989) e, successivamente, vescovo di Albano (1999), infine, Prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica (2004). Fu poi il papa emerito Benedetto XVI, “con provvida decisione” a sancirne la nomina cardinalizia e a sceglierlo come Vicario Generale della Diocesi di Roma (2008).
“Se dunque i miei Predecessori – scrive ancora papa Francesco – che ti hanno sempre considerato fedele ministro della Chiesa e ti hanno annoverato membro di molti Dicasteri della Curia Romana, sono testimoni del tuo valore e della tua operosità, Io stesso con questa Lettera voglio attestare pubblicamente i tuoi meriti, così come ho fatto, quando ti ho confermato mio Vicario Generale per la Diocesi di Roma e distretto”.
Il Pontefice ringrazia poi il cardinale Vallini per essergli stato “amabilmente vicino” all’inizio del suo ministero petrino, affacciandosi alla loggia della basilica di San Pietro al momento dell’habemus papam, il 13 marzo 2013. “Il tuo affetto fraterno e la tua cordialità d’animo sono stati molto importanti per Me e Mi sono stati di grande aiuto e sostegno”, scrive il Papa.
“Pur avendo in mente altre considerazioni di grande valore su di te, credo che non ci sia bisogno di molte parole, né di enumerare singolarmente i servizi che hai reso, per manifestarti la mia stima e la mia gratitudine, che desidero confermare specialmente in occasione di questa tua ricorrenza giubilare del sacerdozio e dell’episcopato”, ha proseguito il Santo Padre, prima di impartire la benedizione apostolica sul suo Vicario.