Erano 35mila i fedeli che gremivano ieri il Santuario della Madonna di Fatima, in occasione del Pellegrinaggio internazionale nel 97° anniversario delle apparizioni della Vergine ai tre pastorelli. Dopo la Processione delle Candele, è stata celebrata la Messa nel Santuario presieduta dal patriarca latino di Gerusalemme, mons. Fouad Twal.
Nella sua omelia, riferisce il patriarca ha chiesto ai pellegrini di unirsi in preghiera per tutti gli abitanti della Terra Santa: non solo i cristiani, ma anche gli ebrei e i musulmani. In vista soprattutto del viaggio di Papa Francesco dai prossimi 24-26 maggio.
“Il Medio Oriente è in fiamme e la situazione geopolitica e più che fragile”, ha sottolineato Twal. E gli abitanti della Terra di Gesù necessitano aiuto e sostegno spirituale e materiale. “Potete aiutarli con la preghiera, ma anche con il contributo che ognuno di voi, nel proprio campo di azione, può dare perché siano rispettate le leggi internazionali e gli autentici diritti delle nazioni in modo che ci sia pace nella terra del Principe della Pace”, ha rimarcato il presule.
“Fatima è un segnale indiscutibile della forza di Maria Santissima nella storia dell’umanità”, ha poi aggiunto, spiegando di essere venuto nel Santuario portoghese “per presentare a Nostra Signora le suppliche dei figli del Medio Oriente e del mondo intero e per chiedere la sua intercessione per i bisogni dei cristiani e di tutti gli abitanti della Terra Santa”.
Accennando al prossimo pellegrinaggio di Francesco in Giordania, Palestina e Israele, il patriarca latino ha chiesto ai fedeli di “aiutare il Papa nella sua missione di grazia e di pace”, magari seguendo l’esempio del Pontefice e partire in pellegrinaggio verso la Terra Santa, dove – ha detto – “ci sono le vostre radici e dove si è concretizzata la storia della nostra Salvezza”. (S.C.)