Kirill: "La persecuzione dei cristiani è un genocidio"

Il Patriarca di Mosca e di tutta la Russia ha definito un “disastro” il silenzio dei media su questo tema e ha ribadito l’impegno della Chiesa ortodossa russa a favore dei cristiani mediorientali

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“Stiamo assistendo a un vero e proprio genocidio della popolazione cristiana in Medio Oriente”. Lo ha sottolineato il 2 febbraio 2015 il patriarca di Mosca e di tutta la Russia, Kirill, in apertura del Consiglio dei vescovi della Chiesa ortodossa russa, nella Cattedrale di Cristo Salvatore, a Mosca. Alla riunione hanno partecipato 259 dei 342 vescovi della Chiesa ortodossa russa; tra i quali 215 ordinari, 38 vicari e 6 emeriti.

Il Patriarca di Mosca nel suo discorso è tornato sul dramma della persecuzione dei cristiani, soprattutto nel Vicino oriente. Secondo quanto riportato dal portale Sedmitza, il Patriarca ha detto che il numero dei Paesi del Medio Oriente dove avviene la persecuzione dei cristiani è ancora grande.

“La  persecuzione dei cristiani – ha spiegato il Primate della Chiesa ortodossa russa – è praticata in molti Paesi del mondo, in particolare in Medio Oriente. Si tratta di persecuzioni che sono al centro dell’attenzione della nostra Chiesa. È un dramma assistere  all’uso della violenza e di metodi brutali per uccidere i cristiani e cancellare la fede in Cristo. Gli estremisti stanno cercando di distruggere il cristianesimo, e di destabilizzare l’equilibrio e le buone relazioni esistenti tra le religioni”.

”Centinaia di migliaia di fedeli sono diventati ostaggi e in una situazione molto difficile sono stati costretti a lasciare le loro case. Stiamo assistendo a una tragedia, un vero e proprio genocidio della popolazione cristiana” , ha ribadito il Patriarca di Mosca. La Chiesa Russa – ha aggiunto – “è consapevole della sua responsabilità di proteggere i cristiani in Medio Oriente. Per questo motivo ha lanciato appelli per proteggere i cristiani in vari incontri e forum”.

Secondo Kirill è un disastro assistere al silenzio dei media nei confronti della persecuzione dei cristiani, ed ha aggiunto che i fedeli sofferenti del Patriarcato di Antiochia “hanno avuto ogni possibile supporto materiale da parte della Chiesa ortodossa russa e dalle organizzazioni pubbliche. I cristiani in Medio oriente vedono oggi nella nostra Chiesa e nella Russia dei difensori dei loro interessi. E non dobbiamo dimenticare il nostro dovere di fare tutto il possibile per tutelare la presenza cristiana in Medio oriente”.

Durante la sua relazione, il Patriarca ha parlato della situazione in Ucraina. Su proposta del Patriarca Kirill, i partecipanti all’incontro hanno cantato il canto Eterna Memoria a Sua Beatitudine il defunto metropolita di Kiev e di tutta l’Ucraina Vladimir, così come ai pastori della Chiesa ortodossa russa uccisi nel corso del conflitto civile in Ucraina.

I cristiani sono la minoranza più perseguitata nel mondo. Si calcola che tra  i 100 ed i 105 mila cristiani vengono uccisi per ragioni di fede e di coscienza ogni anno, ad una media di un martire ogni cinque minuti.

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Mariusz Frukacz

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