ROMA, venerdì, 23 marzo 2012 (ZENIT.org) – Secondo i dati resi noti mercoledì scorso dall’Agenzia Fides, nel periodo 1980-2011 sono stati uccisi almeno 1.000 missionari e operatori pastorali in tutto il mondo.
Il numero di missionari cattolici uccisi nel decennio 1980-1989 è stato di 115. Come sottolinea l’agenzia, è però una cifra “in difetto”, nel senso che tratta solo dei casi accertati e di cui si ha avuta notizia.
Molto più drammatico è il bilancio relativo al periodo 1990-2000, durante il quale hanno perso la vita in modo violento 604 ecclesiastici secondo le informazioni raccolte dall’agenzia.
Secondo Fides, alcuni fattori spiegano questo aumento, in particolare il genocidio ruandese del 1994, conclusosi con almeno 248 vittime tra il personale ecclesiastico. Inoltre, continua l’agenzia, sono cambiati i criteri di calcolo: sono stati considerati non solo i missionari ad gentes in senso stretto ma tutti gli operatori ecclesiastici uccisi in modo violento.
Nel periodo 2001-2010, 255 tra missionari, sacerdoti ed altri operatori pastorali hanno perso la vita violentemente. Infine, nel corso del 2011, sono stati uccisi 26 operatori pastorali. Un rapido calcolo rivela che sono in totale esattamente 1.000, sempre in difetto.