Lettura
Nel Vangelo proclamato ieri i sadduceirisultavano poco simpatici e provocatori. Nella pericope di oggi, sentiamo narrare di uno scriba, che, avendo udito come Gesù «aveva ben risposto», gli pone una domanda sui comandamenti. Il Maestro gli risponde e lo scriba dà segno di aver compreso correttamente quello che Gesù voleva dire. Gesù a sua volta gli conferma: «Non sei lontano dal regno di Dio».
Meditazione
Ogni pio ebreo prega due volte al giorno con le parole che Gesù ripropone nel primo dei due comandamenti: «Ascolta, Israele, il Signore è il nostro Dio, il Signore è Uno». Anche Gesù avrà pregato così già tutta la vita e anche lo scriba e le persone che ascoltavano la discussione che si stava svolgendo, avranno annuito perché avranno riconosciuto quanto Gesù proponeva come il contenuto della loro fede. Ci sono tanti brani dei Vangeli, ci sono comandamenti, preghiere e frasi sulla nostra fede che abbiamo sentito infinite volte, tanto da pensare che siano ormai così risaputi, da non avere più nulla da dirci. Eppure, quando le pronuncia qualcuno con autorità, o se le dice qualcuno a cui noi teniamo molto, esse (ri-)acquistano un nuovo significato, più profondo, a volte diverso. Abbiamo sentito tante volte i due comandamenti enunciati nel Vangelo di oggi. abbiamo Dovremmo avere ormai compreso bene che l’amore per se stessi, l’amore per il prossimo e l’amore per Dio sono intimamente collegati. Amare Dio fa scaturire l’amore per il prossimo. Ma l’amore per noi stessi e l’amore per il prossimo sono anche il modo in cui possiamo mostrare il nostro amore a Dio. Ma questi due comandamenti sono anche i più importanti nella nostra vita? Hanno il “primo posto”, oppure sono stati superati da alti che possono essere: “la salute prima di tutto”, “prima la famiglia”, “prima la carriera”, “prima la casa”? Nessuno di questi è sbagliato. Ma essi vanno collocati all’interno dei due precetti. Facciamo un esempio: la nostra salute è importante, ma non è più importante dell’amore che dobbiamo avere per Dio e per il nostro prossimo. La salute deve essere parte integrante dell’amore che abbiamo per noi stessi. Trovare l’equilibrio e la giusta gerarchia dei comandamenti applicandoli alle nostre azioni significa che anche noi potremo sentirci rivolgere le parole di Gesù: “Non sei lontano dal regno di Dio”.
Preghiera
Signore, fammi amare innanzitutto te e, attraverso te, il mio prossimo e me stesso!
Agire
Amo il mio prossimo come me stesso?
Meditazione del giorno a cura della prof.ssa Alexandra von Teuffenbach, docente di Teologia e Storia della Chiesa, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it