Campania e Toscana, due regioni che ancora non erano state raggiunte dalle Sentinelle in Piedi, saranno teatro di una maratona di 10 veglie in 10 giorni nei prossimi giorni. “Di fronte ai crescenti, subdoli e inaccettabili diretti attacchi alla libertà di educazione ed espressione, di nuovo si alza pronta la risposta delle Sentinelle in Piedi”, si legge in un comunicato.
In silenzio, in piedi, ad un metro di distanza l’uno dall’altro, leggendo un libro come segno di formazione continua, le Sentinelle in Piedi chiedono la tutela della libertà d’espressione messa discussione dal Ddl Scalfarotto sull’omofobia, già approvato dalla Camera e ora in discussione al Senato.
“Il provvedimento in questione è menzognero e incostituzionale – spiegano le Sentinelle -: presentato come necessario per fermare atti di violenza nei confronti di persone con tendenze omosessuali, non specifica cosa si intenda per omofobia e dunque potrebbe essere denunciato, e rischiare fino a un anno e mezzo di carcere, chiunque si dica contrario alle adozioni da parte di coppie formate da persone dello stesso sesso o sostenga che la famiglia sia fondata sull’unione tra un uomo e una donna”.
Le Sentinelle precisano poi di non è essere un movimento o un partito politico, e neanche un’associazione, “bensì una resistenza di liberi cittadini che vigila su quanto accade nella società e sulle azioni di chi legifera denunciando ogni occasione in cui si cerca di distruggere l’uomo e la civiltà”. Migliaia di persone, soltanto negli ultimi mesi, hanno “vegliato” in piazze di Roma, Milano, Torino, Perugia, Genova, Trieste, Verona e di altre 60 città italiane.
“Più volte – scrivono ancora nel comunicato – nel corso degli ultimi mesi il silenzio delle Sentinelle in Piedi è stato pesantemente contestato e accusato di omofobia: non è che la conferma di quanto andiamo denunciando”. E si chiedono: “Se oggi si viene accusati soltanto stando in silenzio nelle piazze, cosa accadrà domani se questo testo diventerà legge?”.
Le Sentinelle spiegano inoltre che “dietro la rivendicazione di presunti diritti negati, le lobby Lgbt si arrogano il diritto di parlare a nome di tutte le persone omosessuali o transessuali, senza considerare che tra queste c’è chi è del tutto contrario alla pretesa di diritti declinati in base all’inclinazione sessuale”. “Molte di queste persone vegliano con noi nelle piazze perché la libertà d’espressione non conosce colore politico, appartenenza associativa, inclinazione sessuale”.
Ecco il calendario delle prossime “veglie”:
10 maggio Napoli, alle 12:00 in Piazza Armando Diaz
10 maggio Imperia, alle 17:00 al Parco Urbano
10 maggio, Terni, alle 17:30 in Piazza Repubblica
17 maggio, Bergamo, alle 17:00 sul Sentierone
17 maggio, Cuneo, alle 17:00 al Parco della Resistenza
17 maggio, Ivrea, alle 17:0 in Piazza Ottinetti
17 maggio, Milano, alle 18:00 in Piazza XXV aprile
17 maggio, La Spezia, alle 18:00 in Piazza del Bastione
17 maggio, Salerno, alle 20:00 in Corso Vittorio Emanuele
20 maggio, Siena, alle 17:00 in Piazza del Campo