Festa della mamma? Sì, grazie!

Walter Boero, presidente del Movimento per la Vita di Torino, presente al Salone del libro con uno stand, invita a riscoprire la maternità come una risorsa

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Corsi di formazione per il personale sanitario e “Scuole di maternità” durante i primi sei mesi di gravidanza. Queste sono le iniziative della sezione torinese del Movimento per la Vita, che da oltre 30 anni cerca di offrire ai futuri genitori solidarietà, aiuto concreto ed amicizia. Il presidente del MpV Torino, Walter Boero, presente al Salone del libro con uno stand, ha voluto condividere con ZENIT i progetti attuali.

Il Movimento per la Vita di Torino si concretizza attraverso il volontariato a favore della vita nascente e questo supporto viene realizzato tramite i “Centri per la vita”, dislocati in città e dintorni. “Noi presidiamo la realtà torinese, ma quando ci sono iniziative internazionali, come il Salone del libro, interveniamo per conto del Movimento per la Vita italiano”, spiega.

Quanti volontari lavorano con il Movimento per la vita di Torino?

Boero: In questa occasione siamo circa una quarantina di persone, che ruotano e presidiano lo stand. Quest’anno abbiamo allestito anche una mostra sulla genetica, e quindi abbiamo bisogno di volontari qualificati: medici, biologi, chimici…

A Torino abbiamo due centri all’occhiello per quanto riguarda il Movimento: il primo si intitola “Maternity care”, rivolto prevalentemente al personale sanitario; si tratta di corsi di formazione, sui temi della vita nascente per curare l’aggiornamento dei medici. Sono riconosciuti dal Ministero della Sanità in collaborazione con l’Università di Torino, il Dipartimento di Scienze Mediche ed è possibile prendere visione dell’iniziativa sul nostro sito.

Una seconda proposta è una “Scuola di maternità”, un tema che è stato sempre più emarginato in questi anni. La scienza ha infatti scoperto che nelle fasi iniziali della vita ci sono delle potenzialità incredibili, sia per quanto riguarda il figlio che sta per arrivare, sia per la mamma, che si trasforma: dentro di sé avrà, per un certo periodo, un’altra Persona!

È una situazione molto particolare, sia dal punto di vista biologico, che psicologico. Per i colleghi della facoltà di medicina è meraviglioso: sono presenti equilibri straordinari, spesso poco noti.

Le “Scuole di maternità” non sono aperte a mamme che hanno difficoltà: esse sono rivolte a tutti i genitori, esattamente come i corsi pre-parto per l’ultimo periodo di gravidanza. Ma è nel primo periodo che si instaura il legame tra la madre e il figlio. Cosa succede esattamente e quali trasformazioni avvengono nel corpo della mamma?

Noi sviluppiamo questo argomento in cinque incontri: il sabato mattina dalle 10 a mezzogiorno si riuniscono una decina di coppie. Abbiamo comprato un ecografo portatile e alle mamme, non facciamo vedere delle diapositive o filmati, mostriamo, grazie a questi strumenti, il loro figlio “in diretta”!

Non ci muoviamo, poi, in ambito sanitario: la maternità non è una malattia, siamo tra amici. I corsi si svolgono in locali pubblici: parrocchie, municipi, ospedali. Attualmente stiamo facendo anche un accordo con l’ospedale “Mauriziano” di Torino.

Una nuova possibilità per le mamme…

Boero: La preparazione all’inizio della gravidanza non è mai stata proposta da nessuno: il dato scientifico ci dice che, per una donna, è fondamentale capire cosa accade nel proprio organismo. Un tempo ci si accontentava di sapere che nei primi mesi c’erano le nausee, ma nessuno conosceva il motivo. Se un genitore conosce la funzione di questi disturbi, troverà anche le motivazioni per accettarli con più facilità…

Movimento per la vita e grande pubblico. Chi si ferma al vostro stand?

Boero: Quest’anno abbiamo un grande punto di ritrovo: cerchiamo di catturare l’attenzione dei visitatori e siamo in una posizione strategica, vicino allo stand della Rai. Siamo convinti che, vedendoci, si sciolgano alcuni pregiudizi che nel tempo, magari, si sono creati. Domenica è la festa della mamma: bisogna festeggiarla perché le mamme sono una risorsa, sommersa, totalmente da scoprire.

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Giorgia Innocenti

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