Enel: in due anni energia elettrica a oltre 2,3 milioni di persone in più nel mondo

Il programma Enabling Electricity di CSR del Gruppo Enel anticipa a fine 2013 il raggiungimento del target che si era data per il 2014

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Oltre 2,3 milioni di persone in più in tutto il mondo oggi hanno accesso all’energia elettrica grazie a Enel. Il programma di CSR “Enabling Electricity”, lanciato dall’azienda a fine 2011 come membro del Global Compact LEAD delle Nazioni Unite, prevedeva di raggiungere in due anni un milione di persone nel mondo. Obiettivo più che raddoppiato.  

“Siamo consapevoli che per continuare a essere leader nel mercato globale dell’energia dobbiamo essere capaci di integrare sempre meglio la sostenibilità nel nostro modello di business – ha commentato Fulvio Conti, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Enel –  La crescita e lo sviluppo economico di una multinazionale come Enel sono legati alla capacità non solo di produrre valore per gli azionisti e tutti gli stakeholder, ma anche di contribuire a rendere il mondo un posto migliore, affrontando le problematiche ambientali e sociali dei Paesi e delle comunità nelle quali operiamo, coinvolgendo e motivando le persone che lavorano con noi e assicurando il rispetto della dignità di ciascuno. Puntiamo al futuro, un futuro che vogliamo contribuire a realizzare”. 

Oltre 1,3 miliardi di persone nel mondo ancora non hanno accesso all’elettricità. Per questo motivo, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha dedicato il periodo 2014-2024 alla lotta alla povertà energetica, dichiarandolo il “Decennio Internazionale dell’Energia Sostenibile per Tutti”. 

“Enabling Electricity”  sta realizzando più di 20 progetti in 12 paesi, basati su innovativi modelli di business, rivolti  sia alle persone che vivono in zone rurali  isolate sia  a coloro che abitano in aree periferiche dei grandi agglomerati urbani e riguarda vari ambiti dell’accesso all’elettricità: dai progetti che garantiscono accessibilità tecnologica e infrastrutturale a quelli che abbattono le barriere economiche nelle aree a basso reddito, passando per iniziative di sviluppo e condivisione di conoscenza e competenze professionali nel settore energetico.   

Come ad esempio i progetti Ecoelce ed Ecoampla in Brasile ed Ecochilectra in Cile, rivolti agli abitanti a basso reddito che possono  pagare la bolletta energetica attraverso la raccolta differenziata dei rifiuti. I clienti possono  portare carta, plastica, vetro, metallo  nei punti di raccolta dell’azienda e ricevono sconti in bolletta commisurati al quantitativo e alla tipologia di rifiuti consegnati.

Tra i progetti di Enabling Electricity  anche quello di Enel GreenPower con  Barefoot College, un’associazione non governativa che dal 1972 si batte per rendere autosufficienti, in modo economicamente sostenibile, le comunità rurali più svantaggiate di tutto il mondo. Il modello ideato consiste nell’individuazione di giovani nonne (di età compresa tra 35  e 50 anni) da avviare a uno speciale programma formativo che le trasformi in Ingegneri Solari. Il progetto mira a formare figure professionali specializzate, in grado di dotare le proprie comunità rurali di energia prodotta da fonti rinnovabili in America Latina e ha come obiettivi e vantaggi il fatto di fornire elettricità usando esclusivamente fonti rinnovabili, con un notevole aumento della qualità di vita delle popolazioni interessate, oltre a  nobilitare il ruolo delle donne, che verranno pagate dai capi famiglia delle comunità per il servizio prestato nell’installazione, manutenzione e riparazione di impianti fotovoltaici domestici. Fino ad oggi, in totale 24 donne provenienti da Cile, Perù, El Salvador, Guatemala, Panama e Colombia sono state addestrate in India per contribuire a dotare di kit solari villaggi del centro e sud America. Attraverso il progetto sono stati installati fino ad oggi in Latinoamerica 1.030 pannelli solari (725 in Perù e Cile e 305 in Guatemala e Salvador) che hanno coperto i bisogni di elettricità di oltre 2000 famiglie.

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ZENIT Staff

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