“La visita del Card. Filoni è stata un incoraggiamento molto forte per tutta la nostra Chiesa locale e una fonte di grande conforto per me, Vescovo, e per i fedeli”: è quanto dichiara all’Agenzia Fides S. Ecc. Mons. Paul Hinder OFM Cap, Vicario Apostolico dell’Arabia del Sud, tracciando un bilancio della visita del Card. Fernando Filoni, Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, appena ripartito alla volta di Roma, dopo un soggiorno negli Emirati Arabi Uniti, dall’11 al 15 giugno.
Il Vicario Apostolico riferisce a Fides che l’evento centrale della visita, cioè la consacrazione della nuova Chiesa di Sant’Antonio da Padova a Ras Al Khaimah, periferica di Dubai, avvenuta ieri, 14 giugno, è stata un momento di grande impatto spirituale: “Vi hanno partecipato circa 10mila fedeli, non ce lo aspettavamo. La chiesa era gremita, l’auditorium sottostante era stracolmo e migliaia di fedeli hanno solo ascoltato la celebrazione, all’esterno della Chiesa. Tutta la comunità cattolica, fatta di gente povera, di umili lavoratori immigrati, che vivono precarietà e insicurezza, ha ricevuto un grande incoraggiamento nel suo cammino di fede. Abbiamo ricevuto la benedizione e avvertito la presenza amorevole di Papa Francesco”. In un contesto sociale non facile, spiga il Vescovo, “la visita del Card. Filoni è stata un segno di attenzione della Chiesa in Roma che avrà frutti positivi in seno alla comunità locale”. Il Cardinale ha incontrato anche l’Emiro Saud Bin Saqr al Qasimi che ha donato il terreno di Ras Al Khaimah per la Chiesa di Sant’Antonio, intrattenendo con lui un colloquio molto cordiale.
Mons. Hinder informa che la chiesa di Sant’Antonio è l’ottavo luogo di culto cattolico negli Emirati e che il 29 giugno prossimo presiederà la posa della prima pietra per un’altra nuova chiesa, che sarà intitolata a San Paolo e sorgerà ad Abu Dhabi: “Sarà la seconda chiesa ad Abu Dhabi, e sorgerà sulla terraferma, dato che il territorio dell’Emirato è in parte un’isola. Contiamo di edificarla in due anni. E’ segno che la nostra missione prosegue, ringraziamo il Signore”.
(Fonte: Agenzia Fides, 15/6/2013)