di Antonio Gaspari
ROMA, venerdì, 17 dicembre 2010 (ZENIT.org).- E’ stata presentata ieri sera, 16 dicembre, a Roma la XXXII edizione del Meeting per l’amicizia fra i popoli, in programma a Rimini dal 21 al 27 agosto 2011, sul tema: “E l’esistenza diventa una immensa certezza”.
Introdotto e moderato da Roberto Fontolan, direttore del Centro internazionale di Comunione e Liberazione (Cl), l’incontro ha visto l’intervento del Cardinale Jean-Louis Tauran, presidente del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso, il quale ha spiegato che : “Abbiamo tutti i bisogni assicurati, ma rimarrà sempre il desiderio di qualcosa di più grande, di più puro, che alla fine è desiderio di Dio”.
“Prima di desiderare Dio – ha precisato il porporato -, dobbiamo fare l’esperienza di essere desiderati da Lui. Così viene la certezza nella vita. Non siamo abbandonati al fato, siamo conosciuti e riconosciuti da un Dio, come persona con una intelligenza e un cuore. Nella storia è successo che un uomo si è presentato come il figlio di Dio per farsi conoscere dall’uomo”.
“Il tempo nostro – ha sottolineato il Cardinale Tauran – non è qualcosa che passa, ma qualcuno che viene”.
Di fronte ad una platea che vedeva tra gli altri i nuovi ambasciatori d’Italia e d’Egitto presso la Santa Sede, il porporato ha detto: “In una giornata che vede una felice coincidenza con la pubblicazione odierna del messaggio del Papa per la Giornata Mondiale della Pace. Quello delle libertà religiosa è uno dei temi forti di questi anni della settimana riminese. Oggi vogliamo gettare un ponte tra il Meeting trascorso e quello che verrà”.
Emilia Guarnieri, presidente della Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli, ha spiegato che la scorsa edizione “ha avuto successo perché ha incontrato l’esigenza di ritrovare uno sguardo positivo verso la realtà” ed è stata “una proposta per il bisogno di cambiamento e di ripresa della vita sociale”, ma anche “l’occasione per verificare che, a partire da un punto inossidabile che rilancia l’umano, ci sono persone e realtà di uomini che mettono l’uomo nelle condizioni di attraversare sicuro la continua tempesta della vita, senza essere in balia delle circostanze”.
Per questo, ha affermato la Guarnieri, il tema del Meeting 2011 è: “E l’esistenza diventa una immensa certezza”. La Presidente della Fondazione Meeting ha poi riflettuto sull’incertezza “di tipo antropologico” che caratterizza il mondo moderno, ed ha assicurato che “il Meeting proverà a raccogliere questa sfida del nostro tempo, riaprendo una partita da molti dichiarata ormai chiusa”.
“In questa nebbia del relativismo – ha sottolineato la Guarnirei -, in questa società in cui gli uomini cercano di arrangiarsi: non si rischia, i giovani sono abbandonati al loro destino e in mano a cattivi maestri. Eppure in mezzo a tutto questo ci sono scintille di diversità che indicano che una certezza c’è”.
“Ci sono esperienze in atto di persone – ha concluso la Presidente del Meeting – che non si accontentano di concepire la propria esistenza come destinata al nulla. Investire su questa scintilla di diversità è la strada perché la vita diventi un’immensa certezza”.