Decorso regolare dopo l’intervento di tracheotomia a Giovanni Paolo II

Conferma il portavoce della Santa Sede, Joaquín Navarro-Valls

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ROMA, giovedì, 24 febbraio 2005 (ZENIT.org).- Ha avuto esito positivo l’intervento chirurgico di tracheotomia, durato 30 minuti, al quale è stato sottoposto Papa Giovanni Paolo II, nella tarda serata di giovedì a causa di problemi respiratori.

“La sindrome influenzale, che ha motivato stamani il ricovero del Santo Padre […], negli ultimi giorni si era complicata con il rinnovarsi di episodi subentranti di insufficienza respiratoria acuta, causati da una già preesistente stenosi funzionale della laringe”, spiega il portavoce della Santa Sede, Joaquín Navarro-Valls, in una nota pubblicata al termine dell’operazione.

“Tale quadro clinico ha posto indicazione alla esecuzione di una tracheotomia elettiva per assicurare un’adeguata ventilazione del paziente e per favorire la risoluzione della patologia laringea”, si legge di seguito.

Di questo il Papa è stato debitamente informato ed ha dato il suo consenso, ha assicurato il Direttore della Sala Stampa della Santa Sede.

La tracheotomia consiste in un intervento chirurgico in cui viene praticata una piccola apertura nella trachea, con l’inserimento di un tubo, per liberare le vie aeree e consentire al paziente di respirare.

“L’intervento, iniziato alle ore 20.20 e terminato alle ore 20.50, si è svolto e concluso positivamente. L’immediato decorso post-operatorio è regolare”, ha tranquillizzato, aggiungendo che “il Santo padre trascorrerà la notte nella sua camera di degenza”, al 10° piano del Policlinico Gemelli.

Il Papa è arrivato questo giovedì al Policlinico intorno alle 11,30 a bordo di un’ambulanza privata senza insegne del Vaticano. Ad assisterlo c’è l’équipe medica coordinata dal professor Rodolfo Proietti, Ordinario di Anestesiologia e Rianimazione e Direttore del Dipartimento Emergenza e Accettazione (DEA).

Una ricaduta dal pomeriggio di mercoledì della sindrome influenzale di cui era già stato affetto nelle settimane precedenti – e che ne aveva sollecitato l’immediato ricovero nella notte del 1° febbraio a causa di una laringotracheite acuta e una crisi di laringo-spasmo – ha costretto ad un nuovo ricovero.

L’operazione è stato effettuata dai professori Gaetano Paludetti, Ordinario di Otorinolaringoiatria all’Università Cattolica del Sacro Cuore, e da Angelo Camaioni, capo del Dipartimento di Otorinolaringoiatria dell’Ospedale San Giovanni di Roma; con l’assistenza del dottor Giovanni Almadori. L’anestesia è stata praticata dal professor Proietti, coadiuvato dai medici Massimo Antonelli e Filippo Zanghi.

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ZENIT Staff

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