In occasione dell’Udienza generale di domani, mercoledì 27 settembre 2017, papa Francesco lancerà ufficialmente la campagna “Share the Journey” (Condividi il viaggio) di Caritas Internationalis. L’iniziativa, così rivela un comunicato dell’organizzazione, mira a promuovere l’incontro con i migranti e i profughi.
Lo scopo della campagna, così ha spiegato ieri, lunedì 25 settembre, il cardinale arcivescovo di Manila e presidente di Caritas Internationalis, Luis Antonio Tagle, al microfono della Radio Vaticana, è di “ricordare non solo ai cristiani, ma a tutto il mondo, il mandato del Signore che ha sempre a cuore la gente più vulnerabili”.
Non occorre dimenticare che “il Signore è presente negli stranieri!”, ha sottolineato il porporato, il quale ha aggiunto che proprio questo è “l’obiettivo più profondo: obbedire al mandato del Signore”.
“Noi vogliamo ricordare al mondo che c’è un’umanità che non è una questione astratta, ma una questione che riguarda la dignità della persona”, ha ribadito Tagle. “E Papa Francesco, fedele alla Dottrina Sociale della Chiesa, mette al centro la dignità della persona. Lo stesso vale per la Caritas Internationalis: la Dignità di ogni persona.”
La campagna, ha spiegato il porporato, vuole essere un “appello alla conversione, al cambiamento di mentalità tramite gli incontri personali”. “Quando incontriamo un migrante come persona […] i miei occhi si aprono: non vedo solo una statistica o un numero, ma una persona vera che è un fratello, una sorella, un mio prossimo”, ha detto Tagle, il quale ha anche ricordato che il fenomeno migratorio non è per nulla “nuovo”. “La storia dell’umanità è una storia di migrazione!”, ha sottolineato.
L’arcivescovo di Manila, che ha messo in guardia dai “muri” — non solo quelli fisici ma anche quelli mentali –, presenterà la campagna domani alle ore 12.30 nella Sala Stampa della Santa Sede.
Al “Meeting Point” parteciperanno anche suor Norma Pimentel, direttrice di “Catholic Charities of the Rio Grande Valley”, poi Bekele Moges, direttore di “Caritas Ethiopia”, inoltre Oliviero Forti, responsabile immigrazione di Caritas Italiana, e infine alcuni migranti e profughi. (pdm)
