Nel libro-intervista con il ricercatore e sociologo francese Dominique Wolton, papa Francesco dichiara di sentirsi “meticciato” come il popolo argentino ed assicura che non gli fa paura niente. “Mi sento — così racconta — come un pesce nell’acqua.”
“Le Figaro Magazine” del 1° settembre 2017 pubblica ampi stralci del nuovo volume “Pape François: rencontres avec Dominique Wolton: politique et société”, che esce nelle librerie francesi a metà della prossima settimana.
“Sono libero. Mi sento libero”, dice Francesco al sociologo, che ha ricevuto una decina di volte in Vaticano. “Questo non vuol dire che faccio quello che voglio, no. Ma non mi sento imprigionato, in gabbia. In gabbia qui, in Vaticano, sì, ma non spiritualmente.”
“A me, non mi fa paura niente”, prosegue il Papa. “Forse è un po’ di incoscienza o di immaturità”, dice a Wolton, il quale risponde “tutte e due”.
Il Pontefice italo-argentino riassume in poche parole la sua filosofia di vita. “Le cose vengono così, si fa quel che si può, si prendono le cose come vengono, si evita di fare delle cose, alcune funzionano, altre no… Forse è superficialità, non so come chiamarlo. Mi sento come un pesce nell’acqua.”
Evocando l’identità argentina “meticciata”, il Pontefice di origini italiane sia da parte paterna che materna ammette di “essersi sentito sempre un po’ così”. “Per noi — si ricorda Jorge Bergoglio — era normalissimo avere a scuola varie religioni insieme”. (pdm)
Udienza generale, 31 maggio 2017 / © PHOTO.VA - OSSERVATORE ROMANO
Un Papa che si sente “come un pesce nell’acqua”
Libro-intervista di Dominique Wolton / 2