Al termine della Messa in piazza San Pietro per il Giubileo dei catechisti, il Papa ha recitato l’Angelus con i fedeli. Prima della preghiera mariana, il Santo Padre ha ricordato la beatificazione di padre Engelmar Unzeitig, sacerdote della Congregazione dei Missionari di Mariannhill, avvenuta ieri a Würzburg, in Germania.
“Ucciso in odio alla fede nel campo di sterminio di Dachau, egli all’odio contrappose l’amore, alla ferocia rispose con la mitezza”, ha detto il Papa, auspicando che “il suo esempio ci aiuti ad essere testimoni di carità e di speranza anche in mezzo alle tribolazioni”.
Facendo poi riferimento al recente assassinio di due sacerdoti in Messico e il rapimento di un altro prete nel Stato del Michoacan, Francesco ha assicurato la sua preghiera “per il caro popolo messicano, perché cessi la violenza che in questi giorni ha colpito anche alcuni sacerdoti”. Poi ha aggiunto: “Mi associo ben volentieri ai vescovi del Messico nel sostenere l’impegno della Chiesa e della società civile in favore della famiglia e della vita, che in questo tempo richiedono speciale attenzione pastorale e culturale in tutto il mondo”.
In conclusione, ricordando che oggi ricorre la Giornata Mondiale del Sordo, il Papa ha rivolto un affettuoso saluto a tutte le persone sorde, incoraggiandole “a dare il loro contributo per una Chiesa e una società sempre più capaci di accogliere tutti”. Quindi un nuovo omaggio “ai carissimi catechisti”: “Grazie del vostro impegno nella Chiesa al servizio dell’evangelizzazione. La Madonna vi aiuti a perseverare nel cammino della fede e a testimoniare con la vita ciò che trasmettete nella catechesi”.