D'ora in poi tutte le generazioni ti chiameranno beata

Riflessione del teologo Mons Costantino Di Bruno per la solennità dell’Assunta

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In occasione della Novena in preparazione della Celebrazione della Solennità della Beata Vergine Maria Assunta in Cielo in corpo e anima, mons. Costantino Di Bruno ha voluto offrire ai fedeli nove distinte riflessioni per accompagnare questo particolare cammino di devozione alla Vergine. Si tratta di un semplice invito a rendere nel giorno dell’Assunta ogni onore e gloria a Dio per averci dato una Madre così eccelsa, così alta, così Madre! Riprendere un rapporto spirituale intenso con Maria può significare l’avvio di un tempo meno confuso di quello che si sta vivendo, aprendo a nuovi spazi di riconciliazione, tolleranza, pace e amore. Il mondo intero oggi ne ha profondamente bisogno. Per meglio capire la profondità del messaggio del teologo calabrese, ZENITpropone la sua nona riflessione.
Con chi può operare il Signore? Con gli umili, i puri di cuore, i poveri in spirito, i miti. Nessuna creatura è stata più umile, più pura, più povera, più mite della Madre di Dio. Cosa è la vera umiltà? Umiltà è sapere che la nostra vita per essere vera dovrà essere sempre dalla volontà del nostro Dio e Signore. Ma sapere non basta. Occorre anche volere in ogni momento essere da Lui. Come si è da Lui? Ascoltando ogni sua Parola nello Spirito Santo, comprendendola secondo verità nello Spirito Santo e sempre nello Spirito Santo dare ad essa piena realizzazione. È umile chi sempre si lascia fare dalla Parola, dalla grazia, dallo Spirito Santo, dalla volontà del Padre celeste. Un solo istante da se stessi, si esce dall’umiltà, si entra nella superbia. Non si è da Dio, si è da sé. Si è da noi? Dio non può operare per noi.
L’umiltà della Madre di Dio è stata sempre purissima, elevata al sommo della perfezione. Lei mai ha conosciuto il peccato, non solo lieve, lievissimo, neanche di un milionesimo di pensiero non conforme al pensiero di Dio. Maria è lincarnazione sulla terra del pensiero del Padre, della sua volontà, della sua Parola. Lei è sempre dalla volontà del suo Dio. Il suo Dio può fare di Lei ciò che vuole sempre. È sufficiente che il Signore dica e la sua serva fedele è pronta ad eseguire gli ordini e i comandi che le vengono impartiti. Di Maria si può dire ciò che l’Angelo Raffaele dice a Tobi e a Tobia, nel momento in cui si manifesta nella sua celeste verità.
«Voglio dirvi tutta la verità, senza nulla nascondervi: vi ho già insegnato che è bene nascondere il segreto del re, mentre è motivo donore manifestare le opere di Dio. Ebbene, quando tu e Sara eravate in preghiera, io presentavo lattestato della vostra preghiera davanti alla gloria del Signore. Così anche quando tu seppellivi i morti. Quando poi tu non hai esitato ad alzarti e ad abbandonare il tuo pranzo e sei andato a seppellire quel morto, allora io sono stato inviato per metterti alla prova. Ma, al tempo stesso, Dio mi ha inviato per guarire te e Sara, tua nuora. Io sono Raffaele, uno dei sette angeli che sono sempre pronti a entrare alla presenza della gloria del Signore» (Tb 12,6-15).
Maria è sempre pronta, anzi è sempre in attesa, più che  sentinella, di ascoltare la voce del suo Signore per dare ad essa perfetto compimento. Questa è l’umiltà che il Signore ha visto. A causa di essa ha potuto fare grandi cose per Lei. L’ha innalzata ad una grandezza più alta degli stessi cieli e dei cieli dei cieli. Maria è infatti Regina del cielo e della terra, degli uomini e degli Angeli, dei martiri e dei profeti, dei confessori della fede e di ogni altro santo, compresi apostoli ed evangelisti. Dio ha fatto di Lei la Madre della sua Chiesa una, santa, cattolica, apostolica. In gloria nessuna creatura è sopra Maria. Ma anche tutta la gloria della santità della Chiesa non la supera. Lei è ben superiore ad essa. Questo il Signore ha fatto per la Madre sua.
La Vergine Maria, mossa dallo Spirito Santo, profetizza che tutte le generazioni la chiameranno beata. La prima a chiamarla beata è la cugina Elisabetta. Qui una riflessione si impone. Maria è l’opera più eccelsa del Signore. Essendo l’opera di Dio, Lei ha la stessa sorte del suo Dio. Se il suo Dio è adorato secondo verità, Lei è onorata secondo verità. Se il suo Dio è cancellato dalla mente e dal cuore, anche lei sarà cancellata dalla mente e dal cuore. Lei è sempre dal suo Dio. È in eterno dal suo Signore. Non deve fare meraviglia quando la Madre di Gesù è disprezzata, disonorata, eliminata dai cuori. Questa eliminazione è segno, il termometro, il misuratore della verità della nostra fede in Dio Padre, in Cristo suo Figlio e nostro Signore, nello Spirito Santificatore che dona la vita. Quando crolla l’onore della Madre di Dio è già crollato l’onore, la riverenza, l’adorazione in spirito e verità verso il nostro Signore, Creatore, Padre, Salvatore.
Profetizzando, nello Spirito Santo, che tutte le generazioni la chiameranno beata, la Madre di Dio intende dire una sola verità: il vero Dio sarà riconosciuto vero Dio da tutte le generazioni e anche Lei sarà riconosciuta Madre del Signore. Come una generazione narra all’altra la verità del suo Dio, così anche narrerà la verità della Madre di Dio. La fede nel vero Dio sempre sarà fede in ciò che il Signore ha fatto per Lei. Questo perché il vero Dio è solo uno: il Padre del nostro Signore Gesù Cristo. Il Padre che con il Figlio vive nell’unità dello Spirito Santo. Non c’è altro vero Dio. Poiché il Figlio Unigenito del Padre è ora il Verbo che nel suo seno si è fatto carne, mai si potrà parlare di Cristo Gesù senza parla della Madre sua e mai si potrà parlare di Maria senza cantare le grandi cose che il Signore ha fatto per Lei.
Con l’Incarnazione del Verbo della vita, Maria ha un posto privilegiato nel cuore del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Dove regna il vero Dio, regna anche Lei. Dove regna Lei in un cuore, necessariamente dovrà regnare il vero Dio. Lei è in eterno a servizio della gloria del suo Dio. È questa la sua umiltà ed essa è immortale. Tutta la sua vita, anche nel più alto dei cieli, è un canto alla gloria del suo Signore. Il Magnificat è il suo canto celeste senza interruzione”.
Nessuno si metterà fuori dal mondo assumendo dentro di sé la verità di questo messaggio che pone Maria al centro della vita dell’uomo. È vero esattamente il contrario! La società di oggi ha bisogno di riprendere il contatto reale con la novità della Parola del Signore e con essa la devozione a Maria. Un’umile donna che con il suo sì e la sua obbedienza assoluta ha permesso a Dio di cambiare la storia, indirizzandola verso un tempo di autentico cambiamento, per la salvezza e la redenzione dell’intera Umanità.
 

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Egidio Chiarella

Egidio Chiarella, pubblicista-giornalista, ha fatto parte dell'Ufficio Legislativo e rapporti con il Parlamento del Ministero dell'Istruzione, a Roma. E’ stato docente di ruolo di Lettere presso vari istituti secondari di I e II grado a Lamezia Terme (Calabria). Dal 1999 al 2010 è stato anche Consigliere della Regione Calabria. Ha conseguito la laurea in Materie Letterarie con una tesi sulla Storia delle Tradizioni popolari presso l’Università degli Studi di Messina (Sicilia). E’ autore del romanzo "La nuova primavera dei giovani" e del saggio “Sui Sentieri del vecchio Gesù”, nato su ZENIT e base ideale per incontri e dibattiti in ambienti laici e religiosi. L'ultimo suo lavoro editoriale si intitola "Luci di verità In rete" Editrice Tau - Analisi di tweet sapienziali del teologo mons. Costantino Di Bruno. Conduce su Tele Padre Pio la rubrica culturale - religiosa "Troppa terra e poco cielo".

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