Sergio Mattarella

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Pace tra le religioni per lo sviluppo economico e sociale

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella propone la collaborazione e l’unità delle forze civili per respingere la paura, la disgregazione, la tentazione di chiudersi, l’odio.

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“La pace religiosa, la tolleranza, la collaborazione tra le diverse fedi è un fattore determinante di equilibrio sociale e di sviluppo economico”.

Lo ha scritto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un articolo pubblicato da Il Foglio.

“Quella del terrorismo fondamentalista – ha sostenuto il Presidente – è una minaccia ai valori di libertà, democrazia, solidarietà e convivenza civile. La strategia, folle e lucida allo stesso tempo, dell’estremismo è chiara: cercare di insinuare nella nostra società sentimenti come la paura, la disgregazione, la tentazione di chiudersi, l’odio”.

“La strage dei ragazzi di Parigi ha posto in modo brutale l’opinione pubblica davanti alla questione, drammatica e cruciale, della violenza a sfondo integralista che mira a cancellare la nostra cultura, la nostra storia, i nostri valori”.

Secondo Mattarella, “La persecuzione a carattere religioso, non è mai a se stante, ma è parte della violazione, feroce e sistematica, delle libertà fondamentali dell’uomo, di cui il diritto a professare, a predicare, persino a cambiare la propria fede religiosa, senza dover subire discriminazioni o addirittura violenze, è elemento fondamentale”.

Il Presidente della Repubblica ha ricordato con dolore che cristiani in ogni latitudine vengono decapitati, crocifissi, bruciati vivi, interpellando la coscienza di ogni uomo.

E papa Francesco ha lanciato alto il suo grido di dolore, parlando di un martirio enormemente più grave ed esteso di quello dei primi anni del Cristianesimo. E una denuncia che non può lasciare indifferenti.

“Si tratta di un fenomeno che minaccia non solo la libertà religiosa dei singoli, ma – come ci insegnano i due attentati di Parigi – alla democrazia e alla convivenza per tutta la comunità internazionale.”

“La pace religiosa, la tolleranza, la collaborazione tra le diverse fedi – ha sottolineato Mattarella – è, di converso, un fattore determinante di benessere, di equilibrio sociale e di sviluppo economico”.

Il Presidente della Repubblica ha raccontato del suo recente viaggio in Indonesia, un Paese che sta conoscendo una grande crescita economica e d’influenza politica, dove vige fin dalla sua fondazione una Costituzione democratica che riconosce l’eguaglianza, il rispetto, la libertà per tutte le religioni.

L’Indonesia, con 205 milioni di fedeli musulmani, è il più grande stato del mondo a maggioranza islamica, eppure – ha spiegato Mattarella – gli esponenti delle diverse religioni non solo collaborano tra loro, contribuendo allo sviluppo sociale, culturale ed economico dello stato, ma hanno rapporti di vera e fraterna amicizia.

“I leader delle comunità musulmane che ho incontrato hanno sempre tenuto a sottolineare la natura liberale e moderata dell’islam indonesiano e la ferma condanna dell’estremismo e della violenza religiosa. Nel considerare ogni uomo come figlio di Dio, si riconosce in lui la comune radice e, per questo, diventa portatore di uguali diritti e di pari dignità”.

“Sono, questi, princìpi universali, – ha sottolineato – gli unici che possono condurre la comunità internazionale verso un futuro di pace, sviluppo e benessere. Per questo va respinta con decisione la sfida del terrorismo fondamentalista che spesso maschera con pretesti religiosi la sua voglia di dominio e di sopraffazione”.

Quella contro il terrorismo fondamentalista – che rappresenta oggi e probabilmente negli anni a venire la più grave minaccia alla pace del mondo – ha spiegato il Presidente – non può essere solo combattuta con azioni di forza e con il rafforzamento della sicurezza, a cui ogni cittadino ha diritto, “ma anche con le armi della cultura, del dialogo, del diritto”.

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ZENIT Staff

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