A Treviso per la prima volta StatisticAll, festival della Statistica e della Demografia

Dall’11 al 13 settembre, il Festival voluto dalla Società Italiana di Statistica con la collaborazione dell’ISTAT 

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Diceva Giorgio Napolitano: “La Statistica è l’elemento fondamentale affinché i cittadini possano formarsi in modo consapevole”.  Mario Draghi invece affermava: “La Statistica è fondamentale per il disegno della Politica Economica”. Ed Emma Marcegaglia sosteneva: “La Statistica, perché non può essere di parte, è un bene comune”.

Queste affermazioni, insieme ad altre di Ciampi, Cordero di Montezemolo, Pagnoncelli, Gruber, Ghini, compaiono sul sito www.festivalstatistica.it che presenta StatisticAll, il primo festival che si terrà a Treviso dall’11 al 13 settembre, con l’obiettivo di diffondere la cultura e la passione per la Statistica e per la Demografia divulgando un modo ragionato di guardare al reale, cercando di aiutare a comprendere i meccanismi, sempre più complessi della società, valutando in modo critico le informazioni che quotidianamente vengono proposte. 

Il Comitato organizzatore del Festival è composto da 17 personalità del mondo della Statistica, ovvero docenti di Università italiane sia pubbliche che private, dell’ISTAT, delle diverse Società che richiamano il mondo della statistica e da pubblici amministratori, il cui coordinamento è curato da Eugenio Brentani dell’Università di Brescia. Il patrocinio è invece del MIUR, della Regione Veneto e del Comune di Treviso (1).

La tre giorni si svilupperà su 13 sedi diverse della città veneta (da Piazza Duomo a Piazzetta Aldo Moro, Da Palazzo Bomben a Palazzo Rinaldi, dalla Libreria Canova al Cinema Corso alla Chiesa di Santa Maria Maggiore, dall’Università all’Auditorium Santa Croce) ed il programma vedrà dispiegarsi, oltre ad attività più prettamente scientifiche come conferenze, mostre, iniziative letterarie, anche eventi musicali e cinematografici. Previsto a Cà dei Ricchi anche uno spazio gastronomico su prenotazione.

Questi alcuni appuntamenti già definiti in un programma che sta ultimando il suo calendario (2). L’avvio è per venerdì 11 settembre pomeriggio, nei pressi dell’Aula Magna dell’Università, con la conferenza Dall’eredità di Corrado Gini al Festival della Statistica nel 50° anniversario della scomparsa di uno dei padri della statistica italiana (3). L’evento include la mostra Un pioniere della Statistica Italiana: Corrado Gini che si tiene in contemporanea a Palazzo dei Trecento, nell’ambito di una serie di manifestazioni dedicate a Gini anche in altre città del Veneto.

Nella giornata di sabato 12 settembre invece, la Statistica incrocia il mondo dell’Istruzione con diverse conferenze che approfondiscono il ruolo dei test Invalsi, l’insegnamento della statistica all’interno della scuola dell’obbligo, la cosiddetta fuga dei cervelli. L’attualità, invece, è trattata in un incontro al quale sono previste le presenze del Senatore Della Zuanna e del Presidente della Regione Veneto Zaia dal titolo Immigrazione: Benedizione o Sciagura?

Appuntamento fisso della tre giorni è quello con Daniela Cocchi, a Piazza Pola, all’interno del quale si parlerà di Statistica e Letteratura. Collegato ad esso èl’incontro con lo scrittore Marco Malvaldi, presso la Libreria Canova domenica alle 12.30, dove ci si cimenterà sulla questione Il caso non esiste. Infine, da segnalare domenica pomeriggio 13 settembre, la conferenza Quando la misurazione entra nello sport: performance, entertainment e cultura, dove è prevista la presenza di Milan Lab, Inter FC, Panini Digital, Doxa, Autosprint e DataScienceLAB.

“Lo spirito del metodo statistico mi ha fornito un potente aiuto per dare forma e coerenza alla fantasia”: così il musicista Franco D’Andrea, affermazione che sembra sintetizzare anche il programma di questo primo Festival.

*

 

NOTE

[1] ISTAT, Istituto Nazionale di Statistica; MIUR, Ministero dell’Istruzione, Università e della Ricerca.

[2] Il calendario è relativo al giorno 14 agosto 2015 e presente sul sito del festival.  

[3] Gini nasce a Motta di Livenza (Treviso) nel 1884 e muore a Roma nel 1965. 

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Antonio D'Angiò

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