Per la terza mattinata consecutiva i giovani di Don Bosco si sono ritrovati al Pala Ruffini per festeggiare il loro Santo. L’appuntamento odierno è stato dedicato al tema “For the Young”. A presentare e condurre spettacolarmente la mattinata i ragazzi dell’IME, Ispettoria dell’Italia Meridionale, Albania, Kosovo e Zurigo.
Le danze, i canti, le performances dei giovani hanno fatto da cornice alle diverse testimonianze della giornata. Ruben Escribano, salesiano di Madrid, ha portato la sua testimonianza di fede e la sua storia vocazionale, Anna Sansoni e Mariachiara Vaccarella hanno parlato della loro esperienza come Cooperatrici Salesiane a Siena, così come Idàlia Almeida e Sergio Fraga Cooperatori Salesiani portoghesi.
La relazione di oggi, terza ed ultima del confronto, sul tema “Per i Giovani”, è stata affidata al Rettor Maggiore don Ángel Fernández Artime, accolto calorosamente dall’immensa festosa platea. Rispondendo alle domande dell’intervistatrice ha parlato ai giovani di futuro, di “salesianità” e di sogni. “Mi commuove la vostra gioia e la facilità con cui passate dalla musica e la danza alla riflessione e alla preghiera – ha detto -. È possibile festeggiare 200 anni di Don Bosco solo con i giovani, in mezzo ai giovani. Siate i protagonisti della vostra vita”.
“Sogno che nulla e nessuno soffochi o rubi i vostri sogni di bene, di bontà, di una umanità migliore – ha proseguito Artime – Sogno che i giovani salesiani nel mondo siano capaci di essere alternativa, di essere controculturali in ciò per cui è importante e necessario andare controcorrente. Sogno giovani che dato che pensano, e sono giusti e hanno un grande cuore, siano capaci di dire ‘Si’ e dire ‘No’, con grande libertà. Non concepisco modo migliore di essere giovani salesiani se non offrendo qualcosa di valido, essendo voce di chi non ha voce”.
La mattinata, come nei due appuntamenti precedenti, si è conclusa con la Santa Messa celebrata dal Rettor Maggiore che nell’omelia ha ringraziato tutti i presenti per “quello che stiamo vivendo è speciale perché ognuno di noi mette il meglio di sè affinché tutto abbia un sapore diverso e ci permetta di sentirci vivi, e il Vangelo di oggi ci ha parlato di vita, l’annuncio della resurrezione di Gesù, non una notizia qualunque ma l’annuncio della vita, la vita di tutti noi”.
“È meraviglioso – ha aggiunto il Rettor Maggiore – perché noi tutti dobbiamo essere un’alternativa in tutto quello che ha a che vedere con la vita e la dignità delle persone. Nel linguaggio salesiano la terra promessa sono i giovani, questa è la nostra terra promessa, qui e ora, e voi, a vostra volta, dovrete essere guida per chi verrà dopo di voi, custodi e testimoni dei sogni della Famiglia Salesiana”.
Dopo il pranzo, i vari gruppi di giovani, divisi per gruppi linguistici, continuano le visite presso i luoghi simbolo di Don Bosco in Torino secondo i quattro itinerari previsti nel programma. Questa sera alle 21, l’appuntamento è al Pala Ruffini con il Musical spagnolo “Gracias Don Bosco”, che sarà anch’esso trasmesso in streaming presso il canale ufficiale YouTube. Domani, venerdì 14 agosto, il programma proseguirà, nella mattinata, sempre al Pala Ruffini, con il Momento Penitenziale e la Santa Messa, prima delle ultime visite cittadine in vista della partenza per il colle Don Bosco.