Italian jurist and ex president of the Constitutional Court

ANSA

Giovanni Conso. Una grande passione per il bene della polis

Morto ieri, a 93 anni, il noto giurista, presidente della Corte Costituzionale e dell’Accademia dei Lincei, figura di primo piano della Repubblica

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È scomparso ieri notte, a Roma, Giovanni Conso, figura di spicco della storia della Repubblica italiana, nonché autorevole accademico, presidente della Corte Costituzionale e dell’Accademia dei Lincei, candidato al Colle, per due volte ministro e vice presidente del Csm.

Unanime il cordoglio dal mondo politico e istituzionale. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella scrive in un messaggio: “La vita di Conso è stata segnata, oltre che dalle altissime qualità di giurista, da una grande passione civica, sostenuta da rigore personale e spirito di indipendenza”. “Grazie alla sua cultura giuridica e alla riconosciuta integrità morale – afferma il presidente – è stato protagonista dei lavori che in sede Onu hanno portato alla stesura e all’approvazione dello Statuto istitutivo della Corte penale internazionale”.

Anche la Presidenza nazionale dell’Azione Cattolica, insieme con i Presidenti e i Consigli scientifici degli Istituti “Giuseppe Toniolo” e “Vittorio Bachelet”, ricorda con commozione e nella preghiera a Cristo la figura prestigiosa dell’insigne giurista “che ha saputo esercitare con alto senso del bene comune delicate responsabilità istituzionali nel nostro Paese e che per molti anni ha contribuito in maniera attiva alla vita dell’Associazione e dei suoi due istituti, condividendone i valori e l’impegno”.

“Indimenticati, in particolare – ricordano i vertici di AC in un comunicato – restano gli anni dell’impegno profuso in qualità di Presidente del Consiglio Scientifico dell’Istituto per il Diritto internazionale della pace, carica che ha ricoperto per lungo tempo, sin dalla sua fondazione. In quella veste, con la passione sincera e il cipiglio risoluto che gli erano propri, non ha mai smesso di far sentire la sua voce per la promozione di una cultura di giustizia e di pace, da realizzarsi in primo luogo sul piano dell’educazione di tutti alla conoscenza e alla necessità di tutelare i diritti umani”.

“Uomo colto, avvezzo alla sobrietà e alla tenacia dei liberi, Giovanni Conso è stato protagonista dei lavori che in sede Onu hanno portato alla stesura e all’approvazione dello Statuto istitutivo della Corte penale internazionale, come ha ricordato lo stesso Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. La sua morte lascia al Paese in eredità il profilo di una figura di altissimo rilievo culturale, che ha saputo nel corso di tutta la sua vita servire lo Stato e le sue istituzioni democratiche restando sino in fondo fedele alla sua matrice cristiana”.

I funerali si terranò mercoledì 5 agosto alle ore 11 a Roma nella basilica di Santa Maria degli Angeli.

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ZENIT Staff

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