Mons. Auza: "Il cambiamento climatico minaccia piccoli Stati insulari"

Intervenedo al Consiglio di Sicurezza dell’Onu, l’osservatore vaticano invita perciò le istituzioni a intervenire concretamente

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Tra qualche decina d’anni, potrebbero non esistere più i piccoli Stati insulari a causa dei cambiamenti climatici. L’allarme giunge da mons. Bernardito Auza, osservatore permanente della Santa Sede alle Nazioni Unite. Al Consiglio di Sicurezza dell’Onu, il diplomatico vaticano ha sottolineato che l’aumento della temperatura e del livello del mare, nonché il riscaldamento atmosferico, i cicloni tropicali ed extratropicali e la crescita delle precipitazioni, minaccia l’esistenza di questi territori.

”Abbiamo – dice mons. Auza – l’obbligo morale di fare progressi e di farli insieme” modificando innanzitutto l’approccio allo sviluppo, puntando cioè “all’efficienza energetica” e alla “sostituzione dei combustibili fossili”. Citando la Laudato Si’ di papa Francesco, il presule ha sollecitato un intervento integrale – che veda coinvolte istituzioni politiche, religiose, economiche e scientifiche – perché “crisi ambientale e sociale sono inseparabili”.

Mons. Auza indica tre strade da percorrere velocemente. Un impegno concreto dei leader mondiale nel prossimo vertice di Parigi sul clima; l’impegno finanziario in favore di uno sviluppo sostenibile e aiuto dei Paesi ricchi ai più poveri perché possano aumentare l’accesso alle energie rinnovabili.

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ZENIT Staff

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