African Migrants Crossing the Mediterranean

Wikimedia - Cortesia Guardia di Finanza

Nuova tragedia dell’immigrazione nel Mediterraneo

Dodici cadaveri recuperati in mare dalla Guardia Costiera, 40 miglia a nord delle coste libiche

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Ancora una volta il Mediterraneo diventa cimitero a cielo aperto. Un nuovo naufragio si è verificato a circa 40 miglia a nord dalle coste libiche, con oltre 12 morti – principalmente migranti africani – i cui corpi sono stati recuperati stamane dalla Guardia costiera tunisina. Altri sono stati avvistati in mare.

Le vittime viaggiavano su un gommone che trasportava 106 persone poi semi-affondato. L’allarme è arrivato alla centrale operativa della Guardia costiera nel primo pomeriggio: due pattugliatori e due motovedette sono intervenuti tempestivamente nella zona riuscendo a salvare circa 390 persone.  

Sempre la Guardia Costiera ha soccorso, nella stessa zona, questa notte, altri tre barconi carichi di migranti, con a bordo complessivamente 324 persone. Complessivamente sono quindi 823 le persone salvate nella giornata di giovedì.

Intanto, ieri, i ministri degli Interni dell’Unione Europea hanno raggiunto un accordo di massima per la redistribuzione di circa 40mila richiedenti asilo presenti in Grecia e in Italia. 

 

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ZENIT Staff

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