Un segnale di disgelo tra le “famiglie in piazza” e i vertici della Conferenza Episcopale Italiana, arriva dall’avvocato Simone Pillon, uno dei membri del Comitato Difendiamo i nostri figli che sabato scorso ha portato più di un milione di persone a manifestare in difesa della famiglia naturale e contro la teoria del gender.
“Nessuno vuole creare divisioni all’interno della Chiesa – ha dichiarato Pillon a ZENIT -. Come comitato organizzativo, siamo convinti che sabato scorso è andata in piazza una grande festa cattolica e che quello che portiamo avanti è un valore che ci è stato insegnato dai nostri pastori, quindi un valore umano e anche cristiano: quello della famiglia e della libertà di educazione”.
Qualificando la manifestazione come “assolutamente in comunione con la Conferenza Episcopale Italiana”, Pillon ha espresso dispiacere per i “fraintendimenti” provocati in particolare dalle parole del fondatore del cammino neocatecumenale, Kiko Argüello, che, dal palco di piazza San Giovanni, aveva affermato: “Sembra che il segretario della Cei abbia detto altro ma il Papa è con noi”.
“Riteniamo si debba collaborare insieme perché facciamo parte dello stesso gruppo e dello stesso popolo”, ha quindi concluso Pillon. [L.M.]