Festa della Solidarietà: uniti in un’unica preghiera

Marco Italiano, presidente di Res Magnae, illustra il ruolo della sua associazione nell’evento in programma presso la Basilica di San Giovanni

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Res Magnae è una associazione assai attiva nel panorama romano, grazie ad una serie di iniziative ad ampio raggio (dall’economia alla religione, al diritto, alla solidarietà, alla cultura), caratterizzate da un profilo d’ispirazione cristiana improntato al rispetto della persona e dei suoi valori. Recentemente l’associazione ha esteso il suo impegno a livello internazionale promuovendo, con il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri e del Ministero della Difesa, una donazione di materiale professionale a favore della Caritas Libanese.

Nel quadro di questo attivismo, Res Magnae sarà fra i protagonisti della Festa della Solidarietà, che si terrà a Roma dal 24 al 29 giugno presso la Basilica di San Giovanni in Laterano. In relazione a tale impegno, ZENIT ha intervistato il presidente Marco Italiano, per ascoltare dalla sua viva voce le motivazioni ideali e gli obiettivi solidaristici che la sua associazione intende perseguire attraverso la partecipazione all’evento.

“Direi che il primo obiettivo è di tipo semantico – ha spiegato Italiano -. Riaffermare nell’immaginario collettivo il valore della parola ‘solidarietà’: una parola presente nel nostro vocabolario, ma il cui concetto è stato in parte vanificato, sostituito da altri termini oggi più in voga: competitività, sfida, successo… con il risultato che, a furia di competere, siamo tutti più fragili e rischiamo d’essere tutti perdenti”.

Le parole di Marco Italiano fanno affiorare le suggestioni derivanti dall’insegnamento di Papa Francesco, con la sua straordinaria capacità di contrapporre al collasso etico e culturale del nostro tempo una serie di frasi ad alto contenuto emotivo, che arrivano dritte al cuore della gente: “no alla cultura dello scarto”; “non abbiate paura della bontà e della tenerezza”; “solo chi riconosce la sua vulnerabilità è in grado di compiere un’azione di solidarietà”.

“Con la Festa della Solidarietà – continua Marco Italiano – abbiamo la possibilità di esprimere la nostra prossimità a chi si trova in un momento difficile, offrendo anche un aiuto concreto. Un aiuto sicuramente insufficiente ma comunque utile a far circolare un messaggio, a sensibilizzare la gente e ad attestare che i movimenti cattolici sono in prima linea per riaffermare il senso di giustizia e il rispetto della dignità umana”.

La drammatica situazione di emarginazione sociale, che ha ormai assunto un carattere endemico, trova ogni giorno nuove conferme: l’ultima in ordine di tempo è l’indagine effettuata dal CRC (Gruppo di Lavoro per la Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza), secondo la quale, in Italia, un bambino su sette nasce in condizioni di povertà assoluta. “Per fortuna – osserva Marco Italiano – la piaga della povertà trova un antidoto nella solidarietà della gente che, nonostante tutto, non è scomparsa, anzi, fa registrare sintomi di crescita. Per questo è importante promuovere eventi come la Festa della Solidarietà, che si finanzia esclusivamente con le donazioni, per incentivare le quali è stata indetta una lotteria che ha lo scopo di sostenere le attività culturali e benefiche svolte nell’ambito della Festa”.

Le parole di Marco Italiano trovano conferma nell’elevato numero di associazioni che si sono impegnate per l’organizzazione della Festa. Un piccolo esercito di volontari che promuoveranno l’attenzione verso tematiche di primo piano per la vita della società e le sue prospettive future: la famiglia, i giovani, gli ammalati, gli anziani e tanto altro ancora.

“Il 31 marzo – riferisce il presidente di Res Magnae – siamo stati ricevuti dal cardinale Agostino Vallini, vicario generale di Papa Francesco per la Diocesi di Roma, che ha riunito nella sala del Consiglio Episcopale tutte le associazioni organizzatrici della Festa. Giorgio Benigni, presidente della Lumen Gentium Onlus, l’associazione capofila, ha ringraziato il cardinale per l’opportunità, sottolineando il valore del bene che viene spesso compiuto sommessamente. Poi Vallini ha rivolto la parola a ciascuno dei presenti, facendosi illustrare le attività delle rispettive associazioni. In quell’occasione abbiamo chiesto al cardinale la possibilità di tenere aperta la Basilica anche dopo le ore 19, al fine di dare accoglienza ad un pubblico più ampio e contrastare la ‘frammentazione’ che lo stesso Vallini aveva citato nel suo discorso”.

Una richiesta che è stata puntualmente accolta. E proprio l’associazione Res Magnae sarà protagonista della fascia oraria dalle ore 19 alle ore 21, accogliendo il pubblico che varcherà le porte della Basilica. “Le attività serali saranno gestite da Res Magnae insieme ad Azione Cattolica – spiega Marco Italiano -. Insieme a Rosa Calabria, presidente di Azione Cattolica, daremo il benvenuto a tutti coloro che vorranno partecipare ai momenti di riflessione che inizieranno alle 19 di ogni sera e termineranno alle 21 dopo l’Adorazione Eucaristica. Ma la Festa della Solidarietà prevede molte altre iniziative: spettacoli, dibattiti ed una mensa solidale per i meno fortunati. Sarà una bella occasione per la ‘cultura dell’incontro’ che ci vedrà uniti in un’unica preghiera. Con l’augurio che possa avverarsi l’auspicio del cardinale Vallini: la Festa della Solidarietà andrà avanti almeno per trent’anni!”.

Per concludere, abbiamo chiesto a Marco Italiano quali fossero le motivazioni all’origine della denominazione associativa Res Magnae. “Il nome della nostra associazione – ha risposto – vuole rappresentare un sogno, un’ambizione, una speranza. Quella di realizzare qualcosa di grande. Ma non nei termini di avidità e di possesso che identificano oggi la parola ‘grandezza’, bensì nei termini ‘antichi’ di prestigio, fiducia e rispetto per la costruzione di una società più solidale e più umana”.

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Massimo Nardi

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