Proprio questa mattina ho partecipato ad una tavola rotonda dal titolo: “chi conosce Dio ?”
Ne sono uscite conferenze da applausi, una migliore dell’altra; bellissime dissertazioni teologico-mistiche, con risvolti etico-psico-socio-pedagogici, su basi esegetico-scritturistiche, tendenti a risolvere problematiche cenobitico-eremitiche, illuminanti convivenze normo-paranoico-etico-familiari.
Arrivò il momento, sempre tanto atteso, ma poco sfruttato, del dialogo. Opportunamente intervenne una ascoltatrice un po’ timida, ma sveglia; tanto che per districarsi dai paroloni per lei difficili e per farsi capire raccontò una “parabola”: la parabola che lei intitolò delle “tre farfalle”.
C’erano tre farfalle desiderose e interessate ad approfondire la conoscenza d’una fiamma che brillava sul focolare di casa.
Dalla farfalla saggia ricevettero il permesso, l’incoraggiamento a procedere alle manovre di conoscenza:
La prima si avvicinò alla fiamma, le volò in giro da tutte le parti e, di ritorno, ne raccontò la bellezza, la luce e il calore. “Questa non è ancora conoscenza della fiamma” – avvertì la saggia.
La seconda farfalla volò con più coraggio e con maggiore slancio verso la fiamma, tanto che tornò per raccontare, ma ne riportò un’ala bruciacchiata. “Ancora non è conoscenza” – ammonì la saggia.
La terza, con tutta la sconsideratezza necessaria all’impresa, si gettò nella fiamma e…diventò fiamma: lingua di fuoco capace unicamente di esprimere fuoco più che di parlarne.
“Questa è la conoscenza”- sentenziò la saggia.
Conosce la fiamma chi fiamma diventa. Solo chi ama conosce Dio.
Ciao da p. Andrea
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