Tra le diocesi che convintamente aderiranno alla manifestazione Difendiamo i nostri figli, in programma per sabato 20 giugno a Roma, c’è Perugia-Città della Pieve.
In un comunicato, la diocesi guidata dal cardinale Gualtiero Bassetti ha espresso il “proprio compiacimento” per la manifestazione che vedrà la partecipazione del laicato cattolico, di esponenti di altre confessioni cristiane e fedi religiose e di numerose sigle della società civile. Condividendone gli “obiettivi di difesa dei diritti dei minori e di tutela della famiglia come “società naturale fondata sul matrimonio”, la diocesi di Perugia incoraggia quindi “la partecipazione delle famiglie e delle persone di buona volontà”.
Nei giorni scorsi aveva espresso la propria “profonda e grata adesione” anche monsignor Luigi Negri, arcivescovo di Ferrara-Comacchio, probabilmente il presule italiano che, negli ultimi dieci anni, si è dimostrato più sensibile ai temi della difesa della sacralità della vita e della famiglia.
“C’è la volontà di distruggere la radice profonda e culturale del nostro popolo. Quello che è in questione non è soltanto la difesa del grande tesoro della tradizione della famiglia cattolica – che è stata il soggetto vivo ed attivo per secoli della vita sociale – ma la possibilità di una libertà autentica della persona in tutte le fasi della sua vita, dalla nascita fino alla fine”, ha dichiarato Negri.
Secondo l’arcivescovo di Ferrara-Comacchio la manifestazione del 20 giugno “travalica i confini stessi della tradizione cattolica, travalica i confini del nostro popolo per diventare una forte difesa del bene comune della nazione; perché dove non c’è libertà di esprimere pienamente le proprie posizioni culturali, religiose, sociali e politiche la democrazia è gravemente offesa”.
“E coloro che si presentano come una minoranza vilipesa dalla violenza ideologica, in sostanza sono una maggioranza che si pone in termini di assoluta indiscutibilità e intolleranza. Questo ci stimola a lavorare seriamente per il bene del nostro Paese”, ha poi concluso Negri.