Lettura
Proseguono, in questi versetti del Vangelo di Matteo, gli insegnamenti di Gesù che istruisce i suoi su come devono predicare e annunciare il Regno dei Cieli. Si tratta di concrete istruzioni su come svolgere questo loro ministero e cosa fare nelle situazioni che incontrano.
Meditazione
Strada facendo dovremmo predicare, guarire gli infermi, risuscitare i morti, purificare i lebbrosi e scacciare i demòni… forse Gesù ha un po’ sopravvalutato noi e anche i suoi apostoli. Raramente riusciamo a difendere la nostra fede “strada facendo”; già predicare sembra impossibile. E poi se potessimo guarire i malati! O, ancora meglio, risuscitare i morti! In qualche modo – viene il sospetto – l’evangelista Matteo si è dimenticato di raccontare quale pozione magica gli apostoli avessero ricevuto per poter fare tutto questo. Nel versetto seguente, invece, c’è solo scritto: «Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date». Che sia là dentro, in quella parola “gratuitamente”, la formula per tutto? A ben vedere, sì, abbiamo avuto la fede gratuitamente. Il catechismo ci ha istruiti. Ma la fede è proprio un dono, è vero. Allora sì, quella potremo provare a darla, gratuitamente certo. Ma quando saremmo stati guariti? Ora? Sì, pensavamo di non dover nulla a nessuno, anche la fede pensavamo di averla conquistata noi. Invece la dobbiamo a Dio. È un dono. Forse siamo stati guariti dalla smania di potere, di voler apparire, di pensare di essere Dio… sì, dunque, è vero siamo stati anche guariti. E come facciamo a dare ciò? Forse semplicemente donandoci? E risuscitare i morti? No, questo non ci era ancora successo di essere morti. Eppure, a ben pensare, eravamo morti, sepolti sotto le macerie della nostra vita, di quel peccato, di quella morte… E poi, come presi da una mano invisibile siamo stati portati al perdono, alla speranza, alla vita. Sì, la chiave, la “pozione magica” è proprio quella: renderci conto del dono che abbiamo avuto. Questo sì che ci dà un grande potere!
Preghiera
«Grazie per il pane, il vento, la terra e l’acqua. Grazie per la musica e per il silenzio. Grazie per il miracolo di ogni nuovo giorno. Grazie per i gesti e le parole di tenerezza. […] Grazie per la libertà che tu ci dài. Con i miei fratelli io proclamo la tua lode per la nostra vita che è nelle tue mani e per le nostre anime che ti sono affidate. Per i favori di cui tu ci inondi e che non sempre sappiamo riconoscere. Dio buono e misericordioso, che il tuo nome sia benedetto, sempre» (Jean-Pierre Dubois-Dumée).
Agire
Per un paio di giorni la mia preghiera sia solo di ringraziamento. E i miei pensieri siano solo di gratitudine.
Meditazione del giorno a cura della prof.ssa Alexandra von Teuffenbach, docente di Teologia e Storia della Chiesa, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it