Chi ama non è carcerato

Amare ciò che ci ostacola è mettersi in libertà

Share this Entry

Un carcerato medita giorno e notte la fuga dal carcere, studia come poter segare le sbarre, come forzare le porte o addirittura come disfarsi del carceriere, della carceriera, magari uccidendo; vuole a tutti i costi ritornare dai suoi amici: tra i suoi amici vede e sente la sua libertà.

Ma un giorno si innamora della carceriera: da allora le sbarre non gli danno più fastidio, non le nota neppure, lo proteggono.

Ecco perché Gesù ci invita ad amare i propri nemici, ad amare la Croce, le contrarietà. Amare ciò che ci ostacola è mettersi in libertà. Amare Gesù crocifisso e abbandonato spalanca ogni tipo di carcere. E’ lui l’amore, è lui la libertà. Amarlo è godere la piena libertà.

Ciao da p. Andrea

Per richiedere copie dei libretti di padre Andrea Panont e per ogni approfondimento si può cliccare qui.

Share this Entry

Andrea Panont

Sostieni ZENIT

Se questo articolo ti è piaciuto puoi aiutare ZENIT a crescere con una donazione