Russian President Vladimir Putin arrives at the Vatican for a private audience with Pope Francis

ANSA/

Dal Papa e da Putin un impegno per la pace in Ucraina

Durante l’incontro in Vaticano, il presidente russo conferma al Papa il suo interessamento per la sorte dei cristiani in Medio Oriente

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È iniziato con circa 70 minuti di ritardo, l’incontro in Vaticano tra il presidente russo Vladimir Putin e papa Francesco. Proveniente in aereo da Milano, dove in mattinata aveva fatto visita agli stand dell’Expo 2015, il capo del Cremlino ha varcato la soglia del cortile di San Damaso alle 18.10.

Accolto nella Sala Sant’Ambrogio, da sei uscieri e sette gentiluomini di Sua Santità, Putin ha quindi incontrato il Prefetto della Casa Pontificia, monsignor Georg Gainswein, che l’ha condotto nella Sala del Tronetto, dove ad attenderlo c’era il Pontefice.

Francesco ha salutato l’ospite in tedesco con un “wilkommen”, dopodiché il resto della conversazione si è svolta con un interprete per parte ed è durata una cinquantina di minuti.

“Come era possibile prevedere nel contesto della situazione mondiale, il colloquio è stato dedicato principalmente al conflitto in Ucraina e alla situazione in Medio Oriente”, si legge in un comunicato diffuso dal direttore della Sala Stampa della Santa Sede, padre Federico Lombardi.

In merito alla questione ucraina, papa Francesco ha affermato che “occorre impegnarsi in un sincero e grande sforzo per realizzare la pace e si è convenuto sull’importanza di ricostruire un clima di dialogo e che tutte le parti si impegnino per attuare gli accordi di Minsk”, ha riferito Lombardi.

I colloqui hanno affrontato anche il tema della “grave situazione umanitaria” per la quale si è auspicato, fra l’altro, “l’accesso agli agenti umanitari” e “il contributo di tutte le parti per una progressiva distensione nella regione”.

Per quanto riguarda i conflitti in Siria e in Iraq è stato sostanzialmente confermato quanto già condiviso circa “l’urgenza di perseguire la pace con l’interessamento concreto della comunità internazionale, assicurando nel frattempo le condizioni necessarie per la vita di tutte componenti della società, comprese le minoranze religiose e in particolare i cristiani”, aggiunge Lombardi nella nota.

Parallelamente al colloquio tra il Papa e Putin, ha avuto luogo l’incontro tra monsignor Paul Richard Gallaher, Segretario per i Rapporti con gli Stati, e Sergey Lavorov, ministro degli esteri della Federazione Russa, “nel quale pure sono stati trattati principalmente i temi del conflitto in Ucraina e della preoccupante situazione in Medio Oriente”.

Tra i doni offerti da Putin al Papa figura un ricamo fatto a mano, col filo d’oro, raffigurante la Chiesa di San Salvatore a Mosca, la quale, come ha ricordato il presidente russo, “è stata distrutta durante l’epoca sovietica e poi è stata ricostruita”.

Da parte sua, Francesco ha donato al presidente russo un medaglione dell’Angelo della Pace. “Questo è un medaglione fatto da un artista del secolo scorso. È l’Angelo della Pace che vince tutte le guerre e parla di solidarietà tra i popoli”, ha detto il Santo Padre, specificando che il dono era “in associazione con la Gioia del Vangelo (con riferimento alla Evangelii Gaudium, di cui Putin ha ricevuto una copia, ndr) che ha tante riflessioni religiose, umane, geopolitiche e sociali”.

 

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Luca Marcolivio

Roma, Italia Laurea in Scienze Politiche. Diploma di Specializzazione in Giornalismo. La Provincia Pavese. Radiocor - Il Sole 24 Ore. Il Giornale di Ostia. Ostia Oggi. Ostia Città (direttore). Eur Oggi. Messa e Meditazione. Sacerdos. Destra Italiana. Corrispondenza Romana. Radici Cristiane. Agenzia Sanitaria Italiana. L'Ottimista (direttore). Santini da Collezione (Hachette). I Santini della Madonna di Lourdes (McKay). Contro Garibaldi. Quello che a scuola non vi hanno raccontato (Vallecchi).

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