Lettura

Il Vangelo di oggi ci porta a conoscere l’inizio del discorso sul monte, le beatitudini. La forma stilistica e il genere letterario non erano sconosciuti alla letteratura ebraica dell’epoca e neppure all’Antico Testamento. Gesù unisce qui una forma più sapienziale con una più apocalittica. Le beatitudini, infatti, se da un lato dicono qualcosa sul futuro, dall’altra parlano all’uomo già presente, che ascolta Gesù.

Meditazione

Gesù sale sul monte. Lo aveva già fatto Mosè, quando sul monte ricevette la rivelazione di Dio e la legge (Esodo 19,3; 24,18;34,1s). Il monte non è da considerarsi necessariamente un posto fisico, anche se oggi in Israele il monte delle beatitudini – in verità null’altro che una collina – viene localizzato vicino a Kafarnaum. Potremmo considerarlo anche un modo di essere: il monte alza chi vi sale su e, elevandolo, lo isola in qualche modo dall’ambiente circostante; inoltre, esso in qualche modo lo avvicina a Dio, “che è nei cieli”. Tutto questo potrebbe non interessarci, se nel Vangelo non fosse anche scritto che i suoi discepoli si “avvicinarono a lui”, quando Gesù si era seduto. Potremmo tentare di trascrivere questo versetto per noi. Pensando a un luogo – fisico o anche solo mentale – in cui abbiamo incontrato Gesù. Forse un Gesù fuori dal contesto quotidiano, fuori dagli schemi. Un Gesù che insegna con autorità, che non si confonde “tra gli altri”. Magari una cappella solitaria, una grande basilica che eleva l’anima a Dio, una musica sublime, un tramonto in spiaggia che ci ricorda quanto grande è il nostro Dio. Lì, in quel luogo dobbiamo avvicinarci a Gesù. Non facciamoci scappare l’occasione di sederci vicino a lui, per ascoltarlo. “Avvicinarsi a Gesù” significa proprio questo: cogliere l’occasione quando si presenta, e provare a sentire cosa il Signore ha da dirci. A volte serve un attimo di pazienza, finché abbiamo trovato un posto fisico e mentale, un monte, dove incontrare Gesù. E poi ascoltiamo Gesù che dice anche a noi: Beati voi… e poi: «Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».

Preghiera

Signore, nel nostro quotidiano è così difficile salire con te sul monte, sederci accanto a te e ascoltarti. Pensiamo di doverti dire mille cose, di dover fare in fretta, recitando preghiere più con la bocca che col cuore. Insegnaci a salire con te sul monte, sederci e ascoltare. Aprirci a ciò che ci vuoi dire. In te troviamo pace, gioia e la risposta a tanti nostri perché.

Agire

Colgo l’occasione di stare qualche minuto in silenzio. Offro al Signore l’opportunità di parlare a me!

Meditazione del giorno a cura della prof.ssa Alexandra von Teuffenbach, docente di Teologia e Storia della Chiesa, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti  info@edizioniart.it