Lettura
Come in tutti i santuari, anche nel tempio di Gerusalemme, al tempo di Gesù, vi era collocata una cassetta dove deporre le offerte. Di queste tratta il Vangelo di Marco che la Chiesa ci propone oggi, e più in particolare, delle offerte di una povera vedova che depone ciò che oggi sarebbero pochi centesimi. Le offerte di altri fedeli sono molto più consistenti, ma lo sono molto meno se considerate in termini di sacrificio.
Meditazione
La scena ha quasi dell’inverosimile. Gesù sarebbe stato seduto davanti alla cassetta delle offerte per controllare, o almeno guardare quanti soldi la gente vi gettava? Riusciamo a immaginare lui e i suoi discepoli seduti a pochi metri, mentre osservano la gente in questo modo? Forse quello che ci vuole dire Marco è un po’ diverso. Il Signore non sta lì a controllare se quello che portiamo nella cassetta delle offerte è il superfluo, il 10% o il 100% di quello che abbiamo. Dio non è un contabile che calcola le percentuali al di sopra – o al di sotto – delle quali saremo salvi. L’offerta al Tempio sembra piuttosto simboleggiare un’altra offerta. Quella della nostra fede, della nostra fiducia nel Signore. Quanto siamo disposti a dare? Qualche minuto del nostro tempo quando stiamo male o quando vogliamo qualcosa? Oppure la Messa della domenica e le preghiere recitate come fossero poesie dinanzi ad altri affinché tutti sappiano e vedano quanto siamo bravi? Così stiamo dando il nostro “superfluo”. Gesù loda quella vedova che ha dato tutto. E non si tratta di monetine. Si tratta della sua sicurezza. La vedova ha dato la sicurezza “umana”, “materiale”. Non ha più nulla. Tutto ciò che ora potrà avere deve essere un dono. Questo è l’atteggiamento che Dio attende da noi. Gesù sta seduto davanti a quella “cassetta delle offerte”. Lì dove, per esempio, nella preghiera, lasciamo tutto – proprio tutto – a Lui. E dopo aver buttato le nostre sicurezze, tutto diventerà dono. Potremmo finalmente farci donare tutto da Lui. Lui sta lì ad aspettare che lasciamo tutto, per ricevere molto di più in dono.
Preghiera
Rendici degni, Signore, di servire i nostri fratelli che in tutto il mondo vivono e muoiono poveri e affamati. Da’ loro oggi, usando le nostre mani, il loro pane quotidiano, e da’ loro, per mezzo del nostro amore comprensivo, pace e gioia (Madre Teresa di Calcutta).
Agire
C’è qualcosa di mio, a cui tengo, che oggi sono disposta a donare a qualcuno?
Meditazione del giorno a cura della prof.ssa Alexandra von Teuffenbach, docente di Teologia e Storia della Chiesa, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it