Il re Baldovino, nella sua concreta e semplice santità, amava tutti i suoi sudditi, ma aveva particolare attenzione per gli ultimi…
Proprio quelli che, non conoscendo la sua umile carità, istintivamente più temevano la sua autorità e la sua grandezza. Lo vedevano sempre da lontano o attraverso il piccolo schermo della televisione e per di più nelle grandi parate nazionali.
Gino, ormai da vari mesi mi parlava, a lungo, con un’ammirazione incontenibile, della bontà e grandezza d’animo di Baldovino. Come mai? Aveva fatto un’esperienza unica: si era sentito chiamare al telefono, dalla regina stessa: Gino vieni alla reggia; il re vuole vederti.
Non è il caso di dilungarsi a descrivere i momenti di paura, di sgomento, gli esami di coscienza che Gino ha passato prima di presentarsi. Stimava, ma soprattutto temeva una così grande autorità. Gli rimbalzavano stranissime e meravigliose le parole invitanti della regina Fabiola: Gino vieni alla reggia; il re vuole vederti.
Dopo l’incontro con Baldovino, Gino è tornato trasformato ed entusiasta. Ha capito che il re lo invitava non per chiedergli qualcosa, ma per dimostrargli quanto il suo re lo stimava e lo amava.
La mia, la tua vita si trasfigureranno appena avvertiamo che la regina del cielo e della terra ci invita alla reggia del cielo: il creatore del mondo ci vuole vedere.
Ci chiama spesso a presentargli le nostre frequenti miserie. Il suo invito è pressante per darci un’altra occasione di incontrarlo e sperimentare la grandezza del suo amore per ciascuno di noi.
Ciao da p. Andrea
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