L’Arcivescovo di Torino, mons. Cesare Nosiglia ha accompagnato, nel pomeriggio di oggi, il pellegrinaggio di 40 senza fissa dimora torinesi alla Sindone. La visita è stata organizzata dal Tavolo diocesano permanente per i senza dimora che con la Caritas coordina le diverse associazioni che in diocesi offrono assistenza e accoglienza ai clochard.
Ad accompagnare il gruppo suor Cristina Conti con i volontari di Casa Santa Luisa e dell’associazione Bartolomeo & C. “Con questo pellegrinaggio – ha ricordato mons. Nosiglia – abbiamo voluto dare un segno alla città, per ribadire che ogni persona ha la propria dignità. Un segno di attenzione ai poveri che non devono essere esclusi in quanto fanno parte a pieno diritto della società”.
L’Arcivescovo ha inoltre informato che il 21 giugno in occasione della Messa di Papa Francesco ci saranno posti riservati in piazza Vittorio ai poveri e ai senza tetto. Alberto, uno dei volontari della Bartolomeo & C, ha sottolineato come anche le gite, i pellegrinaggi a Lourdes o la visita alla Sindone rappresentino momenti di socializzazione, che per molti diventano anche «occasioni per avvicinarsi alla fede». “Vogliamo far sentire ai poveri l’accoglienza, la solidarietà e l’amicizia della città e della Chiesa – ha concluso mons. Nosiglia – a cui gli indigenti rispondono con gioia e riconoscenza”.
Gli “ospiti” di Papa Francesco: i senza tetto di Roma davanti alla Sindone Hanno tutti un gran sorriso carico di gioia, allegria e speranza. Sono i 50 pellegrini un po’ “speciali” – senza tetto, malati, indigenti di Roma arrivati ieri a Torino negli Accueil dell’ospedale Maria Adelaide e del Cottolengo per venerare la Sindone.
È il pellegrinaggio della parrocchia Santa Lucia di Roma, in piazzale Clodio, che ha scelto di portare davanti al Volto del Sofferente proprio i parrocchiani alle periferie, che dormono per le strade, sulle panchine. La comunità romana tutto l’anno si prende cura dei senza fissa dimora attraverso una mensa attrezzata e servizi di accoglienza. Il viaggio è stato finanziato da Papa Francesco, venuto a conoscenza dell’iniziativa della parrocchia, attraverso il suo elemosiniere padre Konrad Krajewski che ha incontrato i pellegrini prima di partire portando loro il saluto e la benedizione del Papa.
Scesi dal bus a Torino hanno infatti tutti in mano l’immaginetta di Francesco: «è grazie a lui se siamo qui». Ad accoglierli davanti al Maria Adelaide l’Arcivescovo mons. Cesare Nosiglia e don Marco Brunetti, direttore della Pastorale della Salute della diocesi, che coordina gli Accueil con suor Gabriella Denti e suor Giuseppina Fornoni. Mons. Nosiglia conosce bene la parrocchia Santa Lucia e la sua attenzione verso i più fragili; durante il suo incarico di vicegerente di Roma prestava infatti spesso servizio presso la comunità romana.
“Spero che la Sindone possa essere un messaggio di speranza per questi fratelli – ha evidenziato – perché possano ripartire”. Ad accompagnarli il viceparroco don Pablo Castiglia insieme a cinque volontari della mensa parrocchiale. Pellegrini di diverse età e nazionalità (italiani, spagnoli, peruviani, romeni, ucraini, bielorussi, indiani, nigeriani) con alle spalle situazioni drammatiche che li hanno portati a vivere nella precarietà.