Il prossimo giovedì 11 giugno, ExpoMilano 2105 metterà al centro dell’Esposizione la Santa Sede. È in programma infatti il National Day, caratterizzato da due appuntamenti presso l’Auditorium. Il primo è “Non di solo pane”, evento in programma alle 11 che vedrà gli interventi dei cardinali Gianfranco Ravasi, commissario generale della Santa Sede; Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, e Angelo Scola, arcivescovo di Milano, insieme a mons. Angelo Becciu, sostituto per gli Affari Generali della Segreteria di Stato.
Il titolo – che riprende il tema del Padiglione della Santa Sede in Expo – richiama il fatto che la produzione e la preparazione del cibo, l’atto del nutrirsi in genere, costituiscono per ogni uomo uno spazio di educazione straordinario. Cibandosi il soggetto impara a conoscere la propria identità, costruisce relazioni sociali e solidali con gli altri, entra in contatto con il creato, si colloca dentro tradizioni e culture.
Proprio per questo, l’esperienza del nutrimento ha una rilevanza fortemente simbolica, antropologica, sociale e spirituale. Il cristiano è in dialogo con un Dio che in Gesù Cristo si è fatto cibo, pane. E la fede che scaturisce da questo incontro interpella il modo con cui ciascuno sta in relazione con gli altri e le risorse del pianeta. Nell’incontro verrà dunque evidenziato come la sfida della fame e della malnutrizione non ha solo una dimensione economica o scientifica ma ha soprattutto una dimensione etica ed antropologica.
La mattinata sarà arricchita dal concerto dell’orchestra sinfonica Esagramma che eseguirà l’Inno Pontificio e altri brani musicali. Esagramma ha all’attivo oltre 100 concerti, anche in ambito internazionale, nasce dall’esperienza del Centro di clinica, ricerca e formazione per il disagio psichico e mentale che ha posto al centro della propria attività le potenzialità del linguaggio musicale.
Il secondo appuntamento, sempre giovedì 11 e sempre presso l’Auditorium, si terrà invece alle 16.30. Si tratta dell’incontro de “Il Cortile dei Gentili” intitolato “I volti della terra – Laudato si’, mi’ Signore, per sora nostra matre terra”. Da millenni ci si riferisce alla Terra definendola madre, perché l’uomo dipende dai beni che essa offre.
San Francesco, nel suo “Cantico delle Creature”, recitava “Laudato si’, mi’ Signore, per sora nostra matre terra” indicando il suo essere madre generosa, fonte di abbondanza e di ricchezze naturali, e dando un’immagine del mondo serena e armoniosa grazie alla fratellanza di tutte le creature e degli elementi naturali.
Nella tradizione ebraico-cristiana viene trasmessa un’immagine feconda e positiva della madre terra, motivando in tal modo la visione religiosa della materialità e corporeità, che segna profondamente il rapporto tra i volti dell’umanità e la terra. Ma il volto della natura non sempre appare benigno e nella sua lunghissima storia l’umanità ha dovuto difendersi da calamità e da vere e proprie catastrofi di origine naturale. Eppure la calamità peggiore che ancora ci affligge – l’insufficienza del cibo e dell’acqua per mantenere in vita tutti gli abitanti del pianeta – non è dovuta al volto “maligno” della terra.
Lo stesso Papa Francesco, all’inaugurazione dell’Expo, ha rivolto a tutti un accorato appello affinché si recuperi la “coscienza dei volti”, a cominciare da “i volti di milioni di persone che oggi hanno fame, che oggi non mangeranno in modo degno di un essere umano”. Egli ha quindi denunciato il “paradosso dell’abbondanza”, per cui mentre la terra, che rimane sempre nostra madre e sorella, continua ad offrirci cibo e acqua sufficienti per tutti, assistiamo allo scandalo della fame e della malnutrizione di intere popolazioni, provocato non dalla penuria di cibo, ma da una ingiusta e disuguale distribuzione dei beni naturali.
Di tutto questo ne parleranno il cardinale Gianfranco Ravasi, insieme a Nicolas Hulot e Giuliano Amato, moderati da Monica Maggioni.
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Per iscrizioni e ulteriori informazioni: www.expoholysee.org