Mentre si conclude oggi, con il rientro dell’urna di San Luigi Guanella al Santuario del Sacro Cuore di Como, il pellegrinaggio alle comunità del Centro Sud Italia, promosso in occasione del centenario della sua nascita al cielo, è partita il 30 maggio per Spagna e Sud America un’urna di acrilico (50x23x15) con alcune reliquie del fondatore.
“Sono le uniche fuori del Museo Guanelliano”, spiega padre Ciro Attanasio, consigliere generale e referente per l’area latino americana, “tra le altre, le scarpe, il tricorno, il panno con cui hanno asciugato il sudore di don Guanella”.
Ieri l’arrivo in Spagna, in cui i guanelliani festeggiano quest’anno i 50 anni di presenza, e da qui il trasferimento l’11 giugno in Messico, Guatemala e Colombia.
L’11 luglio l’arrivo previsto in Brasile dove visiterà le comunità dei Servi della Carità e delle Figlie di Santa Maria della Provvidenza. Il 4 settembre il trasferimento in Argentina, quindi in Paraguay e Cile e alla fine di ottobre il rientro da Santiago del Cile a Roma.
Per ogni tappa previsti momenti di preghiera, festa, conferenze, incontri per mettere in risalto la figura, la spiritualità e il carisma di don Guanella. “Un momento forte di animazione spirituale, per le nostre comunità, le nostre case di formazione, i nostri Istituti educativi, riabilitativi, assistenziali e per le nostre parrocchie” sottolinea P. Attanasio. “Le reliquie sono strumenti molto validi che riportano all’umanità del Santo, al suo impegno, alla sua lotta spirituale, al suo affidamento alla volontà di Dio”.
In particolare viaggeranno per le comunità sudamericane una reliquia “ex-ossibus”, tolta dal corpo di don Guanella, un pezzettino di legno della cassa dove fu deposto il corpo di don Guanella fino al 1964, anno della Beatificazione; il libro di preghiere “Giornale per un’anima amante di Gesù sacramentato e crocifisso”, edizione 1911, usato da don Guanella, segno del suo instancabile pregare; il panno, con autentica, con il quale asciugarono il sudore di don Guanella nel letto della sofferenza; il tricorno, sua vocazione sacerdotale, con certificazione di don Sperandio Filisetti; le scarpe, segno dell’ infaticabile andare a soccorrere i poveri e del “carisma della carità”, con certificazione di don Leonardo Mazzucchi; Il volumetto Andiamo al Padre, scritto da don Guanella (edizione 1927), in cui si sottolinea la paternità di Dio, punto centrale della sua spiritualità.
Ancora il volumetto Nel mese dei fiori, scritto da don Guanella, edizione 1926, a testimoniare la devozione alla Vergine Maria, Madre della Divina Provvidenza e una fotocopia di una lettera scritta da don Guanella dalla città di Milano del 14 febbraio 1901 in cui manifesta la sua fiducia nella Divina Provvidenza.
I guanelliani sono giunti in America Latina nel 1925, a Tandil, Argentina, a 360 km da Buenos Aires, dove sono attualmente presenti le religiose guanelliane. Tra le missioni portate avanti, scuole, parrocchie, un casa di riposo e semiconvitti. Nel 1940 sono giunti in Paraguay. Dal 1947 sono presenti in Brasile con ora 8 scuole, 2 case di risposo, una casa per disabili, 12 parrocchie e 5 semiconvitti. Dal 1948 sono in Cile, impegnati nella promozione degli anziani con una casa per disabili, nella pastorale parrocchiale e sul fronte dell’educazione, con diverse scuole. Dal 1965 sono in Spagna, con una parrocchia, una casa per disabili e la recente presenza di una comunità di religiosi ed una di religiose lungo il Cammino di Santiago. Più recentemente sono giunti in Messico (1983) dove sono presenti in due parrocchie ed una casa per disabili, in Colombia (1987) con una scuola, una parrocchia ed una casa per disabili e in Guatemala (1997) con un centro per diversamente abili