Da Erbil, città del Kurdistan iracheno assediata dai miliziani dell’Isis, giunge finalmente un segnale di speranza. Prenderanno infatti il via quest’anno i corsi dell’Università cattolica della città, fortemente voluta dalla Chiesa caldea anche come forma concreta di aiuto ai giovani cristiani in Medio Oriente.
Come annunciato dall’agenzia Fides, nei giorni scorsi l’Arcivescovo caldeo Bashar Matti Warda, ordinario dell’arcidiocesi di Erbil e grande sponsor dell’opera, ha annunciato con una lettera l’imminente inizio delle attività per quattro facoltà universitarie, compreso il college di studi economici (Business Administration). Nella lettera, diffusa sui media ufficiali del Patriarcato e ripresa da Fides, il presule fa appello a tutti i potenziali sponsor e collaboratori dell’iniziativa a contattare l’arcidiocesi per mettere a disposizione dell’ateneo le proprie eventuali donazioni e le proprie competenze nel campo dell’insegnamento universitario.
L’edifico sorge su un terreno di 30mila mq che la Chiesa caldea, nel 2012, ha messo a disposizione con l’obiettivo di creare un polo d’insegnamento universitario privato aperto a tutti, conforme alle esigenze del mercato e strettamente associato alla ricerca scientifica. Oggi che migliaia di profughi si trovano in questi territori proprio a causa della guerra, l’Università si pone come un segno concreto di aiuto ai giovani cristiani iracheni, al fine di offrir loro un’opportunità di riscatto nella loro terra.