Vescovi ucraini a Roma hanno pregato per la pace insieme a 75 pellegrini

Martedì scorso, i presuli hanno preso parte ad un incontro alla Santa Croce con i rappresentanti delle Chiese in Ucraina, partiti da ogni parte del paese per accompagnarli

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“Siamo venuti tutti insieme per pregare per la pace in Ucraina”, ha detto l’arcivescovo di Leopoli mons. Mieczyslaw Mokrzycki rivolgendosi ai fedeli ucraini durante un incontro informale avvenuto nella Pontificia Università della Santa Croce martedì 17 febbraio. L’incontro si è svolto nell’ambito della visita ad limina della Conferenza Episcopale Ucraina, del Sinodo dei vescovi della Chiesa Greco-Cattolica Ucraina e del vescovo di Mukachevo (Chiesa Rutena). 

La visita si è svolta in un periodo di vera unità della Chiesa: i vescovi non sono venuti da soli, ma accompagnati da 75 pellegrini provenienti da tutte le parti dell’Ucraina. Gli organizzatori del pellegrinaggio, cogliendo il senso profondo e l’importanza della presenza dei fedeli durante la visita ad limina dei loro pastori, hanno quindi voluto organizzare un incontro informale tra laici e i loro pastori.

In tal modo gli undici vescovi e i numerosi rappresentanti di tutte le diocesi ucraine hanno potuto condividere le loro preoccupazioni e le speranze per il paese. Come ha affermato uno dei pellegrini, “è stato un incontro veramente importante per noi, perché la presenza e il sostegno spirituale dei nostri pastori oggi ci servono più che mai prima”.

“La visita ad limina dei vescovi e il pellegrinaggio dei fedeli che li hanno accompagnati sono molto importanti, perché al ritorno in nostra amata Patria saremo proprio noi coloro che porteremo almeno un po di pace, di speranza e di amore agli altri, ai nostri amici e vicini”, ha affermato invece durante la Messa nella chiesa del Santo Spirito per il Mercoledì delle Ceneripadre Leonardo, cappellano militare volontario, sacerdote di Mariupoli.

In questa città, il 24 gennaio scorso sono stati bombardati i quartieri della zona orientale. Una delle bombe è esplosa a qualche centinaio di metri dalla Parrocchia cattolica.

“Noi dobbiamo portare la pace e l’amore – ha aggiunto il sacerdote – perché le persone ne hanno tanto bisogno. Credetemi, ho sperimentato questo da noi, dove i spari si sentono molto vicini. Dobbiamo essere vicini a Cristo, perché più siamo vicini a Lui, tanto più siamo gli esseri umani”.

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Alla Kovalenko

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