Vaticano: nessun allarme per pensioni presenti e future

Un comunicato del Consiglio di Amministrazione e del Collegio dei Revisori dei Conti chiarisce la situazione del Fondo Pensioni vaticano, in risposta alle notizie di alcuni media

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Poiché da alcuni mesi, amplificati anche da notizie di stampa, circolano dati allarmanti sulla situazione del Fondo Pensioni vaticano e sulla sua sostenibilità a fronteggiare gli impegni assunti verso gli iscritti, presenti e futuri, il Consiglio di Amministrazione del Fondo ed il Collegio dei Revisori dei Conti della Santa Sede, nella seduta dello scorso 19 febbraio, ha ritenuto opportuno di partecipare in modo ufficiale la situazione attuariale, patrimoniale e reddituale del suddetto Fondo così come risulta dai Bilanci Tecnici attuariali redatti dall’attuario certificatore e dai Bilanci di esercizio regolarmente approvati dalla Segreteria di Stato.

In un comunicato diffuso oggi dalla Sala Stampa vaticana, si rileva che, circa l’aspetto attuariale, il sostanziale equilibrio tra risorse disponibili e impieghi verso gli attuali e futuri pensionati, grazie anche ad interventi approvati dalla Segreteria di Stato su proposta del Consiglio di Amministrazione sia in ambito contributivo (aumento di aliquote nel corso degli anni fino ad arrivare all’attuale aliquota del 26% sull’ammontare delle retribuzioni imponibili), sia in ambito delle prestazioni (allungamento di due anni della vita lavorativa che ha fissato l’età di pensionamento a 67 anni per i laici e a 72 anni per gli ecclesiastici e i religiosi).

I Bilanci di esercizio – prosegue la nota – evidenziano, nel corso degli anni, la solidità anche della struttura patrimoniale e finanziaria del Fondo stesso. Il rapporto di copertura del Fondo Pensioni (funding ratio) è dello 95%. Sul piano più strettamente reddituale, la situazione economica e patrimoniale dell’ente registra il progressivo incremento delle risorse finanziarie e immobiliari sia con i mezzi propri che, dal 1993 al 2013, sono mediamente aumentati di € 22.256.196 l’anno, sia per l’andamento in crescita dell’utile d’esercizio, che, negli ultimi 6 anni è passato da €23.583.882 ad € 26.866.657, importi sufficienti a coprire il costo attuale delle pensioni.

A completamento del quadro, si evidenzia nel testo che il patrimonio del Fondo, al 31 dicembre 2014, è di €477.668.000. Aggiungendovi l’avanzo preventivo di gestione previsto per il 2015nella misura di € 27.140.000, è ipotizzabile, al 31 dicembre 2015, una consistenza patrimoniale di oltre 504 milioni di euro, a conferma della reale solidità del Fondo, che è passato da uno stanziamento iniziale di 10 miliardi delle vecchie lire italiane nel 1993 ad oltre 500 milioni di euro in poco più di venti anni.

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ZENIT Staff

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